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Sebastiano Vassalli da tempo vive nella provincia di Novara, pur essendo nato a Genova nel 1941.

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Il divorzio fu siglato da due testi come «Abitare il vento» del 1980 e «Mareblu» del 1982. A quel punto, una sterzata nel contesto del proprio lavoro di narratore era inevitabile, ed essa giunse puntuale nel 1984 con «La notte della cometa», ricostruzione fervida della "matta" vita di Dino Campana, Seguirono «Sangue e suolo» (1985), libro-inchiesta sulle minoranze del Sud Tirolo, «L'alcova elettrica» (1985) sulla vicenda del futurismo e «L'oro del mondo» (1987) sull'Italia del dopoguerra. Con «La chimera», Premio Strega 1990, si apre al romanzo nel senso più compiuto del termine, ed ecco seguire altre prove molto significative di una vera e propria conquista del raccontare: «Marco e Mattio» (1992), «Il cigno» (1933), «3012» (1995), «Cuore di pietra» (1997), «La notte del lupo» (1998), «Un infinito numero» (1999) «Archeologia del presente» nel 2001. W. M.

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