Robbie scatenato infiamma ed emoziona Ramazzotti e Vieri
IL CONCERTO DELL'EX TAKE THAT
E il Filaforum di Assago lo ha accolto ieri sera con un boato e il tutto esaurito. Preceduto dall'opening act di Skin degli Skunk Anansie, il più grande «entertainer» del pop ha stupito ancora una volta. Convincente, ironico, magnetico, sexy e «bad boy» come pochi, Robbie Williams (nella foto) replicherà stasera a grande richiesta, dopo il «sold out» di tutte le date del tour. Sulla scena tinta di rosso irrompe da boxeur (cappuccio in testa e maglietta nera con teschio di paillettes), squinternato e giocherellone, un vero attore professionista. «Il mio nome è Robbie Williams e per le prossime ore il vostro culo sarà mio», si presenta aprendo la serata con «Let me Entertain you», che è il suo manifesto poetico. Il pubblico lo acclama e lui risponde insuperabile. Lo sfrontato cantante di Stock-on-Trent (classe 1974), è l'unico degli ex Take That ad essere un vero divo. In platea siedono i calciatori Vieri, e Toldo, Cannavaro e poi Ramazzotti, Edoardo Costa con Alena Seredova, Geronimo La Russa, gli Articolo 31 e Irene Grandi. Dopo «Let love be your energy» e «We will rock you» dei Queen, è la volta di «Come Undone». A questo punto Robbie chiama sul palco una fan, balla con lei, la bacia in bocca e la rispedisce fra i comuni mortali. Canta «Strong» e sui megaschermi ai lati del palco appaiono i testi, in una sorta di karaoke improvvisato. Al suo fianco cinque ballerine di lap dance non riescono a seguirlo. Con «Strong» accenna qualche palleggio. Robbie vuole farsi amare. Quindi parla in italiano. «Amo Milano, ci sono già stato con i Take That», confessa e canticchia due successi del gruppo che infiammano i ricordi del pubblico. Allora si arrabbia, accende una sigaretta e comincia a fischiettare uno swing. Dolce diventa in «She's The One» dedicata a due ragazzi fra la folla. Applausi, urli, delirio. «Ero il Kurt Cobain dei Take That», dice e aggiunge malandrino: «Mia madre è fra voi e aspetta le aspiranti miss Williams, al Four Season». Bissa «Feel» e conclude con «Angels», che chiama «la mia canzone», mentre coriandoli argentati piovono sul suo pubblico.