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di ALESSANDRO GIANNOTTI TELEVISIONI e paparazzi letteralmente impazziti ieri sera al ...

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Tra coloro che hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento gli stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana che proprio nel pomeriggio erano apparsi nel department store Saks Fifth Avenue per il lancio del profumo Sicily mentre mercoledì avevano presentato da Bergdorf Goodman - che ha anche dedicato loro le vetrine - il libro di foto «Hollywood». Lo scorso anno uno dei premi - intitolati ai «Provocateurs: those who dare» («Provocatori: coloro che osano») - era andato anche a Roberto Cavalli consegnatogli della scrittrice Candace Bushnell autrice del libro «Sex and the city». Un "red carpet" decisamente da sogno quello di ieri sera con personaggi dello star system giunti per l'occasione da tutto il mondo. Innanzi tutto i premiati. Oltre alla coppia di stilisti italiani, i colleghi Jean Paul Gaultier e Dries Van Noten, il cappellaio magico per le forme delle sue creazioni come fossero delle vere e proprie sculture d'arte l'inglese Philip Treacy, l'architetto Calvin Tsao, il presidente della Mac Cosmetics John Demsey e il presidente e amministratore delegato Cartier Usa Stanislas de Quercize. Ultima, ma non certo per importanza, a ritirare il premio la stilista Donna Karan che lo ha ricevuto dalle mani dell'attrice Demi Moore. A fare gli onori di casa Simon Doonan, arredatore di vetrine delle più importanti boutique in tutto il mondo nonché per dieci anni creatore di quelle dell'elegante Barneys New York su Madison Avenue. E tra le molte celebrities intervenute l'attrice Uma Thurman che ha presentato Jean Paul Gaultier, gli stilisti Michael Kors, Miguel Adrover e Zac Posen, il gioielliere Robert Lee Morris, la cantante Beyoncè Knowles che pare ormai dotata del dono dell'ubiquità essendo presente a ogni evento che conti in qualsiasi parte del mondo, Isabella Rossellini, Iman e l'attrice Chloe Sevigny. Il Fashion Group International, la cui attuale presidente è Margaret Hayes, nasce nel 1930 come associazione no-profit per volontà dell'allora capo di Vogue, Edna Wooman Chase. Lo scopo era, e rimane, quello di promuovere programmi educativi sulla moda per lo sviluppo del ruolo della donna nel fashion business. In seguito fu poi allargato anche al campo maschile. Tra le fondatrici dell'associazione nomi come Elizabeth Arden, Helena Rubistein ed Eleanor Roosvelt.

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