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SAN PAOLO — Come Gisele Bundchen sulle passerelle reali, anche nelle sfilate «virtuali» una modella brasiliana ...

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Al contrario di tutte le sue concorrenti, Kaya è tutt'altro che «ideale»: ha gli zigomi sporgenti, la bocca troppo grande, il viso pieno di lentiggini, le sopracciglia folte, i capelli corti scuri e in testa porta spesso un basco di taglio militare. Ma da brava brasiliana, trasmette una simpatia e una veridicità che invece mancava alle sue sei concorrenti virtuali anglosassoni, più fredde e «robotiche». «A forza di cercare il volto matematicamente perfetto, si rischia di mettere di lato la personalità - ha commentato il papà» di Kaya, che si è fatto aiutare nella sua creazione da una stilista brasiliana, Karla Ornellas - ma io volevo una donna che potesse veramente essere reale, bella ma di quelle che puoi incontrare per strada». Baptistao, che è socio della Vetor Zero, una ditta brasiliana di animazione e effetti speciali, ha impiegato circa un anno e mezzo per dare a Kaya i tratti e la veridicità che cercava. «Certo, se avessi fatto la mia donna virtuale da un essere umano reale ci avrei messo molto meno, ma la sfida era invece partire da zero» ha detto Baptistao.

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