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Brividi a New York c'è la parata dell'orrore

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No, non è l'ultimo cartone animato di Walt Disney, bensì la celebrazione della Halloweek, la settimana dedicata alla festa di Halloween che si chiuderà con la Village Parade lungo la Sixth Avenue, tra Prince e la 23rd Street. Ed è un appuntamento importante quella che si terrà al Greenwich Village con oltre 2 milioni di persone che assisteranno alla caotica parata di circa 30mila partecipanti tra giocolieri, mangiatori di fuoco, artisti di strada, coloratissime drag queen, ma anche famigliole con bambini travestiti da fantasmi e pirati, o femminucce che come sempre sceglieranno le più innocue fatine celesti o Biancaneve. Anche cinema e TV non si sono tirati indietro propinando per una settimana film d'orrore rosso sangue con teste tagliate e cadaveri che si risvegliano come fossero improbabili principi azzurri, o divertenti parodie come il nuovo «Scarie Movie 3» che lo scorso weekend ha incassato quasi $50 milioni. Se la parola Halloween deriva da «All Hallows Day» (Tutti i Santi) i cui festeggiamenti nell'antichità iniziavano la sera del 31 ottobre - alla vigilia quindi del primo novembre, e da qui il nome di All Hallows Even (dove Even stava per Sera) che col passare degli anni venne abbreviata in Hallows' Eve, poi in Hallows-e'en, e infine in Halloween -, molte sono le leggende intorno alla celebrazione di quella che sarebbe poi diventata una delle feste più sentite dagli americani. Una festa pagana le cui radici si ritrovano anche nella civiltà celtica, popolo che festeggiava l'inizio del nuovo anno proprio il primo novembre, giorno in cui finiva la "stagione del sole" e iniziava quella delle tenebre". E la notte del 31 ottobre, il momento più solenne dell'anno druidico, era chiamata "la notte di Samhain" ovvero la notte del dio delle Tenebre che radunava a sé gli spiriti in modo che il mondo dei morti si unisse a quello dei vivi. Nei villaggi venivano allora spenti i focolari per evitare che gli spiriti maligni ne fossero attratti col rischio che non si allontanassero più per poi aiutare Samhain a imprigionare e uccidere il sole, senza il quale tutto sarebbe finito. Per tre giorni i celti si vestivano con pelli di animali uccisi per tentare di spaventare gli spiriti, ma anche le fate che, considerate ostili, al calare del buio erano solite fare "scherzetti" agli uomini portandoli a perdersi sulle loro colline. Ma nel caso succedesse proprio di notte, ecco che questo popolo si premuniva accendendo lanterne create da cipolle intagliate (le zucche di oggi) che appese a bastoni avrebbero illuminata loro la strada per tornare al villaggio. E per tentare di guadagnarsi il favore delle fate ai celti non restava altro che offrire loro cibo e latte che venivano lasciati davanti alla porta di casa. Da qui il rito dello scherzetto o dolcetto.

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