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di FAUSTO GIANFRANCESCHI «UNO STRANO cristiano» di Antonio Socci (Rizzoli) è insieme ...

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Socci racconta le fasi del viaggio personale che lo ha condotto da un impegno iniziale in «Lotta continua» alla riscoperta del cristianesimo attraverso «Comunione e liberazione». Il suo coinvolgimento è totale, ed egli ha l'audacia di dichiarare la sua fede in forme che possono sembrare provocatorie alle anime belle e delicate del pensiero laicista: crede tranquillamente nel verificarsi dei miracoli, è convinto che ormai sia prerogativa dei cattolici avere fiducia nella ragione e nella realtà contro i fantasmi ideologici, giudica una immane sciagura la Rivoluzione francese, denuncia l'incredibile autoamnistia sugli orrori del comunismo, considera deleteria la cultura antimoderna delle catastrofi imminenti, infine sente in ogni momento la vicinanza di Gesù, che non è un moralista né un personaggio romantico, bensì il logos, ossia la razionalità, che salva l'universo dall'assurdo. E proprio dalla contemplazione dell'universo comincia questo viaggio di un contemporaneo verso la conoscenza spirituale. Oggi più che mai la meraviglia per la natura dovrebbe indirizzare la mente a Dio perché proprio la scienza moderna, con i suoi raffinati strumenti, ha scoperto che nel cosmo tutte le costanti rispondono agli unici valori (guai se fossero anche lievissimamente diversi) in grado di sostenere l'universo, di permettere la vita sulla Terra, di approdare infine all'uomo. «È come se la Terra — ha scritto uno studioso — fosse stata fabbricata su ordinazione per ospitare la vita»; ossia, secondo un altro scienziato, credere che la prima cellula si sia creata per caso è come credere che «un tornado infuriando in un deposito di sfasciacarrozze abbia messo insieme un Boeing». Sintetizza Socci: solo un ordine superiore, solo una volontà onnipotente ha potuto dominare tutte le forze dell'universo per formare l'ambiente destinato ad accogliere noi. Poi, durante il cammino dell'umanità bisognosa di salvezza, Dio si è fatto uomo. Impossibile? Esatto: l'impossibile è accaduto, così come era impossibile che la natura si manifestasse quale la vediamo, in tutta la sua bellezza. Il libro ha anche una godibile appendice satirica, sulle feroci ma ridicole reazioni della sinistra a «Excalibur», il programma televisivo condotto dall'autore. È bastato che sul piccolo schermo un solo strano personaggio, uno strano cristiano, esponesse pacatamente le sue idee, perché il mondo mediatico si rivoltasse, come se il piccolo schermo dovesse rimanere per sempre sequestrato dal pensiero unico di sinistra. Le denunce e le accuse, di cui Socci presenta un'accurata rassegna, sono fuori di qualsiasi logica «pluralista», ma il vertice è toccato dall'«Unità» che accusa Socci di essere un eretico del cristianesimo! A sinistra vogliono occupare tutti i posti, persino quelli di custodi dell'ortodossia religiosa.

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