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Oscar, Pupi Avati negli Usa sogna ancora la nomination

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Dopo essersi autoescluso dalla candidatura ufficiale italiana per il miglior film straniero (come presidente di Cinecittà Avati non voleva creare potenziali polemiche sui criteri di scelta), il regista italiano non ha rinunciato a inseguire il sogno di una candidatura in altre categorie degli Oscar. Il problema più difficile per il film sarà quello di «farsi notare, far sapere agli americani che il film esiste», sottolinea Pupi Avati. «Abbiamo un distributore americano alternativo, indipendente, con impatto ridotto sul mercato rispetto ai colossi - nota il regista - dobbiamo fare un lavoro porta a porta, perchè non potremo contare su una distribuzione allargata e su una copertura giornalistica che altri film sono invece in grado di avere. Un inserimento nella cinquina del Golde Globe sarebbe un ottimo trampolino di lancio per gli Oscar».

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