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di MARIDA CATERINI LA NOTIZIA era nell'aria già da ieri mattina e nel pomeriggio è arrivata ...

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E la manifestazione resta, per adesso, senza padrone di casa. Bonolis ha ufficializzato il proprio rifiuto, adducendo, come credibile motivazione, l'accavallarsi degli impegni di «Domenica in» e del nuovo programma «Affari tuoi». E sottolinea come la decisione sia stata presa prima ancora di conoscere il piano-Renis per la kermesse canora. In realtà del preserale, che sta dando buoni risultati d'ascolto, sono state preventivate per adesso solo 30 puntate. «Il definitivo diniego a presentare la gara sanremese è stato reso noto alla direzione di Raiuno, prima di aver conosciuto la formula proposta dal neo direttore artistico Tony Renis, con il quale ci siamo parlati spiegandogli la nostra posizione» ha affermato, ieri, Lucio Presta, agente di Bonolis. Che non ha escluso, però la presenza del conduttore come ospite della manifestazione. A questo punto per il festival è tutto da rifare, anche se Fabrizio Del Noce responsabile di Raiuno, lo stesso Flavio Cattaneo, direttore generale di viale Mazzini, non disperano in un ripensamento all'ultimo momento. Sul no di Bonolis sembra aver influito il timore delle polemiche politiche che accompagnano Tony Renis, rinfocolate in questi giorni, sui suoi presunti rapporti con la mafia d'oltre oceano. E cominciano già a circolare i nomi dei possibili successori di Bonolis. Spunta di nuovo l'ipotesi di poter portare Fiorello sul palcoscenico del teatro Ariston grazie ad un accordo con Bibi Ballandi, produttore dei programmi dello show man. Ma sembra che all'organizzazione non dispiacciano neppure le probabili presenze di Giorgio Panariello forte dei suoi personaggi-parodia e di Gianni Morandi che, come cantante potrebbe rappresentare un trait d'union tra lo spettacolo e la gara. Si dà credito anche alla possibilità di una conduzione al femminile con Antonella Clerici, ma soprattutto con Simona Ventura alla cui squadra, composta da Gene Gnocchi e da Maurizio Crozza, dovrebbe essere affidato anche il Dopofestival che cambierà nome e sarà incentrato su una maggiore serietà, eliminando l'aspetto troppo ironico e goliardico in cui venivano coinvolti i cantanti. Insomma se l'attuale conduttrice di «Quelli che il calcio» dovesse approdare all'Ariston, diventerebbe un Pippo Baudo in gonnella che si dividerà tra la manifestazione principale e la sua appendice notturna. Meno accreditate le ipotesi di Gerry Scotti che pure si è detto interessato alla manifestazione e di Maria De Filippi che già lo scorso anno dichiarò la disponibilità a condurre il Dopofestival. Resta da valutare, infine, la posizione di Gigi Proietti, che però, si è tirato fuori dal toto-conduttori. L'ultima carta potrebbe essere quella di Carlo Conti. Intanto la Fimi attraverso il suo direttore generale Enzo Mazza, conferma l'irremovibile decisione di mantenere fuori da Sanremo gli artisti almeno fino al 2005. E mentre sembra certo che non ci sarà il tradizionale appuntamento di novembre con Sanremo giovani, è destinata a sparire l'Accademia sempre riservata ai giovani. E la gara dovrebbe svolgersi soltanto tra dodici interpreti, tra i quali si fanno i nomi di Pupo, Gianni e Marcella Bella, Andrea Mingardi e Paolo Belli. Sono ancora pochi gli elementi trapelati sulla nuova formula della manifestazione sanremese. Ma si sa per certo che la gara tra i big ci sarà. Pare, infatti, tramontata l'ipotesi di lasciare in competizione solo i giovani accompagnati da padrini canori di primo piano. Questa possibilità non ha trovato il gradimento del Comune di Sanremo. Comunque una delle cinque serate sarà dedicata alla storia del Festival e Renis ha intenzione di far arrivare all'Ariston non solo grandi personaggi musicali, ma anche star internazionali del calibro di Marlon Brando.

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