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Così crescono le raccolte pubbliche

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Poco utilizzata dallo Stato Italiano, lo strumento della cessione può riuscire invece assai conveniente sia per lo Stato acquirente che per l'artista cedente. Quest'ultimo, oltre ad assicurarsi la presenza di proprie opere in pubbliche raccolte prestigiose, può avvantaggiarsi sul piano fiscale dello sconto praticato all'Erario. Lo Stato può procurarsi a importi calmierati opere soprattutto di arte moderna e contemporanea, che possono raggiungere sul mercato quotazioni molto elevate e, alla fine, paralizzanti per una politica di acquisizioni per le raccolte pubbliche. Ma, a ben riflettere, per lo Stato la cessione si rivela anche più interessante della stessa donazione da parte di artisti contemporanei e dei loro eredi. In questo caso lo Stato può scegliere il numero, il periodo, la qualità delle opere da acquisire, così da integrare le collezioni. Mentre la donazione, che non è mai del tutto gratuita, in quanto richiede l'esposizione di parte o dell'integrità del fondo offerto, rischia di gravare con opere magari mediocri o pleonastiche la programmazione espositiva di un determinato museo.

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