di GINEVRA TERRACINA TESSUTI impermeabili, giacche con fodere termiche, pantaloni ultratecnici, ...
Da sport di nicchia e per soli ricchi, questo divertimento si sta trasformando in un fenomeno di costume. Donne e uomini indistintamente affollano i 286 green - è così che sono chiamati i campi in cui si gioca - di tutto lo Stivale. Lo praticano politici e manager, stilisti, allenatori e calciatori, da Francesco Rutelli, che si fa accompagnare spesso dalla moglie, ai tecnici delle squadre capitoline Fabio Capello e Roberto Mancini da Laura Biagiotti che vanta la proprietà del Marco Simone Golf club (che nel 1994 ha ospitato il 51° Open d'Italia), al giallorosso Jonathan Zebina. Come non pensare allora ad un abbigliamento ad hoc? Sarebbe impensabile pensare di avvicinarsi a questa attività con una mazza e basta. Via libera allora all'ultimo modello di giacca traspirante con tutti i comfort possibili o la sacca con le rotelle griffata! Già, anche in questo mondo la moda si fa sentire ed anche se lo fa nei colori sobri e caldi del cipria, del melanzana o nei piccoli quadrettati ed all'insegna della comodità, sempre moda è. Certo, niente passerelle ma anche in questo settore arrivano le novità, ultime creazioni delle case più affermate. Per l'inverno la Chervò, marca leader nel mondo dei golfisti propone i capi «Wind-Lock», indispensabili contro le fredde giornate autunnali, leggeri e comprimibili nella sacca da golf o nella borsa da week-end, per non parlare di pantaloni in tessuto ultratecnico, idrorepellenti, resistenti al vento ed allo sporco, termici ma allo stesso tempo estremamente traspiranti. Ma la moda è anche donna, ecco allora spuntare i colori papaya o il tabacco per i pantaloni o melange per le giacche avvitate. Fasce e berretti sono abbinati al resto dell'abbigliamento. Ora, va bene seguire la moda, ma non è da sottovalutare l'importanza dell'abito, perché questo sport a differenza di altri si svolge all'aperto, a contatto con la natura, sotto i raggi del sole o della pioggia. Lo sanno benne i 67.116 tesserati alla federazione nazionale tra i quali 18.832 sono di sesso femminile, e se proprio si parla di donne non si può non citare Annika Sorenstam, giovane svedese che con la sua bravura sta mettendo in crisi i circoli più maschilisti. Senza controindicazioni, praticabile anche da donne in gravidanza e dai bambini, è facile pensare al perché quelle diciotto buche dalle quale sono composti i campi, siano la meta anche di famiglie che scelgono di trascorrere la domenica all'aperto.