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di ADRIANO MAZZOLETTI IL CLARINETTISTA italo-americano Tony Scott , il cui vero nome è Tony ...

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Ha suonato per sei sere all'Irridium, un locale di Manhattan, insieme al suo amico, collega e rivale Buddy De Franco, anche lui con evidenti origini italiane. Scott e De Franco sono stati per lunghissimi anni i capiscuola di uno strumento molto utilizzato nel jazz classico, ma poi caduto in disuso nel periodo successivo. Da qualche anno questo antico strumento ha però, riconquistato il posto che occupava, grazie al lavoro di quattro musicisti europei, i francesi Louis Sclavis e Michel Portal e gli italiani Gianluigi Trovesi e Gabriele Mirabassi. Ancora oggi malgrado l'età veneranda, anche Buddy De Franco ha superato gli ottanta, i due vegliardi hanno dimostrato di essere in grado di suscitare interesse non solo fra il pubblico ma fra gli stessi musicisti. Tutte le sere all'Irridium, i clarinettisti di New York, con Don Byron e Kenny Davern in testa, hanno fatto la coda per avere il privilegio di suonare in jam session con le due star del jazz degli anni cinquanta e sessanta. Sia Tony Scott che Buddy De Franco, infatti, sono stati per moltissimi anni ai vertici delle prestigiose classifiche che la rivista americana Down Beat pubblicava regolarmente. Anche quest'anno il magazine americano, che esce ininterrottamente da settanta anni, ha diffuso la sua classifica. La categoria clarinetto è dominata da Don Byron che abbiamo ascoltato recentemente e di cui abbiamo riferito su queste pagine. Buddy De Franco è al settimo posto, mentre Tony Scott è assente. Nelle altre categorie segnaliamo il primo posto, nei rispettivi strumenti di Joe Lovano, del sempreverde Lee Konitz, del pianista Keith Jarrett, ma era prevedibile, del trombettista Dave Douglas e della cantante Norah Jones che ha vinto in ben due categorie, prima fra le cantanti affermate e prima fra le cantanti emergenti. Un po' troppo forse!

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