ANTONIO Socci, l'amicizia è un valore? «Non potrei fare a meno dei sentimenti di fiducia, di lealtà ...
È legato ai ricordi? «Ricordo con entusiasmo gli anni dell'università, si vivevano iniziative sempre con gli altri. Un entusiasmo che mi anima ancora oggi». È per un lavoro di squadra? «Sarebbe inimmaginabile il mio lavoro se non mi sentissi forte con un'unica squadra che divide e condivide con me la medesima passione e gli stessi obiettivi. Come nel calcio anche in un programma televisivo ogni ruolo nella sua diversità contribuisce alla concretizzazione del piano comune». È facile agli entusiasmi? «Sono facile all'entusiasmo ma consapevole del pericolo che si può correre nel dare fiducia a tutto». Facendo il lavoro che fa, la televisione, si sente utile? «Amo il mio lavoro moltissimo. Mi regala momenti di gioia. Qualche volta le difficoltà sono tante. Comunque la migliore ricompensa è proprio quella di sentirsi utile agli altri. Ricordo durante il periodo della guerra che si andava in onda con finestre proprio sulle guerre dimenticate. È questa anche e soprattutto la missione della televisione». «Uno strano cristiano» il suo ultimo libro. Scrive per sé, per gli altri o per l'eternità? «Scrivo perché amo scrivere ed è per me un modo di comunicare. Sto scrivendo il libro della vita. È uno dei miei prossimi progetti. Ho iniziato qualche libro fa e non ho ancora finito». Ha la passione per la musica? «Da adolescente mi appassionava lo studio del pianoforte e frequentavo il Conservatorio. La passione per la musica è ereditata da due figlie maggiori che studiavano canto. Sono attratto anche dai grandi maestri della pittura. Comunque poi mi sono sposato con la filosofia e ho avuto un grande amore per lo studio e la comunicazione della cultura. Un giornalista è anche questo». La famiglia è un valore? «Certamente. Sono sposato ed ho tre figlie. Ho adottato due figli a distanza e vorrei averne degli altri. Mi riprometto spesso di aumentare ancora tutta la mia famiglia». Meglio vincere o meglio convincere? «Meglio vincere ma convincendo». Dio è sempre con lei? «È stato, è e sarà sempre con me».