Flop in tv meglio il cinema

Ci provò la tv pubblica spagnola nel 1987 con risultati deludenti, bocciati da Montalban stesso, nel '98 si sono unite ben tre nazioni (Italia, Francia, Spagna) per la serie «Pepe Carvalho», sei puntate , dirette da diversi registi e interpretate dall'attore catalano Juanjo Puigcorbe e da Valeria Marini. Si chiamava «Assassinio a Prado del Rey» la prima serie tv. Le sceneggiature di quella serie erano tratte da racconti scritti ad hoc da Montalban. Lo scrittore rimase tanto deluso che, quando nel '98 la produzione internazionale gli propose di curare la sceneggiatura si tiro indietrò salvo assicurare una supervisione, scegliendo le storie che gli sembravano più televisive e adattandole agli anni '90. I due episodi italiani della serie, andati in onda su Raidue, sono stati tratti da «Il centravanti è stato assassinato» e «Alla ricerca di Sherezade» per la regia di Franco Giraldi. A differenza della primo tentativo tv, Montalban disse a fine riprese di aver apprezzato la trasposizione dalla carta alle pellicola che disegna il detective spagnolo in uno 007 mediterrane. Diversa anche Charo, la prostituta amante di Pepe, che se nei romanzi è piccola e nervosa, in tv ha le forme della Marini. Per il cinema Bigas Luna si è cimentato con il romanzo «Tatuaggio». E l'ultimo Montalban? Pansava di far uscire agli inizi del 2004 la nuova avventura di Pepe. Nel romanzo,, «Millennio». Carvalho doveva affrontare gli eventi mondiali più recenti: l'attentato terroristico di Bali del 2002, la guerra in Afghanistan per cacciare i talebani e le continue insofferenze dell'integralismo islamico in Pakistan. Per completare la stesura di «Millennio», lo scrittore era stato impegnato nelle ultime settimane in un viaggio tra l'Asia e l'Australia, con l'obiettivo di «documentarsi meglio» sui fatti che intendeva narrare.