Sean Connery ex 007 confuso tra i cartoon
SEAN Connery coinvolto e travolto in una avventura rimbombante tolta da un romanzo a fumetti che, come sola trovata, aveva quella di ispirare i suoi personaggi a figure già note o in letteratura o al cinema. Connery, così, è addirittura Allan Quatermain, quello delle «Miniere di Re Salomone». Con lui, quasi a ricordare la celebre «sporca dozzina», ci sono Dorian Gray, che ha paura del suo ritratto, una bella vampira che è stata morsa sul collo da Dracula, il Capitano Nemo su un Nautilus avveniristico (anche se siamo solo a fine Ottocento), l'Uomo Invisibile uscito dal film di James Whale, un agente segreto americano che, per citare Mark Twain, si chiama Tom Sayer, il Dr. Jekyll che quando diventa un mostruoso Mr. Hyde è la caricatura di Hulk e il cattivo di turno che, come nei film sugli 007, si chiama solo «M». Sarà lui ad architettare un piano diabolico di distruzioni per far scoppiare una catastrofica guerra mondiale e sarà contro di lui che si mobiliteranno tutti gli altri agli ordini di Sean Connery-Quatermain che alla fine morirà per... resuscitare però subito dopo. In mezzo, ad opera di una storia rumorosa rappresentata da una regia tutto chiasso (di Stephen Norrington), c'è un po' di tutto e sempre alla rinfusa: da una corsa pazza di un'auto del futuro tra le calli di Venezia mentre attorno crollano chiese e campanili, a un viaggio sottomarino in un Nautilus che sembra un tempo indiano, a combattimenti corpo a corpo e all'arma bianca mentre Dorian Gray tradisce, la donna vampira morde sul collo e Quatermain, con un passato familiare dolente, viene ai ferri corti con «M». Recitando come se lo 007 fosse lui. G. L. R.