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I vip riveduti e corretti anche in fotografia

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L'artista interviene sulle immagini con la tecnologia digitale per elaborare quelli che chiama i suoi «dipinti»

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E ancora un corpo di donna bruno, nudo e accovacciato tra pietre giganti: è l'attrice brasiliana Linda Batista ed esprime «animalità». Sono due degli innumerevoli ritratti fotografici della fotografa romana Elena Somarè in mostra, da ieri, alla galleria Giulia di via Giulia. La fotografa-artista si è specializzata nella realizzazione di ritratti di personaggi famosi reinterpretati in maniera originale e personalissima. «Non si tratta di ritratti oggettivi — spiega la Somarè — ma delle revisioni personali sui soggetti fotografati. A seconda di quello che essi mi trasmettono io li associo a un certo oggetto, naturale o artificiale, a un certo sfondo, ad un'atmosfera. Quando faccio un ritratto mi piace manipolarlo, correggerlo, esasperarlo». Attraverso l'uso della tecnologia digitale Elena Somarè interviene sulle immagini in fase di montaggio e in post produzione. Il risultato finale è un ritratto «dipinto». Mentre cresce il numero di vip che si fa fotografare da lei (a loro rischio e pericolo perchè non si sa mai in partenza come saranno «manipolati») la Somarè, con questa mostra, fa il punto del suo percorso artistico. Fotografare qualcuno è come rubargli l'anima. E nella sua galleria c'è un Ennio Morricone che galleggia su un'onda del mare («perchè lui è molto tranquillo e anche un pò chiuso»), c'è il ballerino di flamenco Joaquim Cortes, sorridente e con la pelle nera («all'epoca si parlava solo della sua love story con Naomi Campbell»), c'è Barbara De Rossi su uno sfondo d'oro come una madonna antica («un persona magnetica e dolcissima»), l'adone dello sport Antonio Rossi che rema («fu gentilissimo: il set era una barca sul lago di Sabaudia e lui mi portò tutte le attrezzature») e Rita Levi Montalcini dentro un bicchiere capovolto («per il suo aspetto fragile ma forte nello stesso tempo»). Per finire ad una sognante Moana Pozzi (perchè era tutto il contrario di quello che appariva: rigida, religiosa, e spiazzante). Si chiude il 22 novembre.

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