PARIGI — È calato ieri virtualmente il sipario sulle sfilate parigine, che chiudono anche la lunga stagione ...
Il calendario ufficiale prosegue fino a oggi, ma i giochi si sono ormai conclusi. A sentire gli addetti ai lavori la stagione «non è stata male». Gli stilisti hanno puntato quasi tutti su una maggiore vestibilità delle collezioni, le sfilate hanno presentato capi che sembravano già pronti per essere venduti, la fantasia si è esercitata soprattutto sulla leggerezza, sulle tinte chiare, su un gran bisogno di ottimismo. È una atmosfera un po' da dopoguerra, c'è voglia di colore ma anche tanto realismo. Le aziende della moda sono confortate dai dati del mese scorso, ma restano prudenti. Valentino, per esempio, a settembre «ha venduto il 60% in più negli Usa, un vero boom. Speriamo che ora non succeda niente di nuovo nel mondo» dice Giancarlo Giammetti. E Matteo Marzotto spiega che «il 2003 è stato un anno terrificante: tra guerra, Sars, cambio con il dollaro, i mesi di aprile, maggio, giugno e luglio sono stati molto faticosi. L'ultimo trimestre sarà vitale per tirare le somme dell'anno; la ripresa di settembre, dopo le vacanze, è stata importante, ora aspettiamo di vedere come sarà il clima di Natale». In questa atmosfera di ripresa ancora incerta, lo stile della moda ha voluto dare il suo contributo all' ottimismo. Parigi ha iniziato avendo alle spalle una nove giorni milanese piena di chiffon, di tinte pastello, di chemisier colorati e di fiori. E in fondo ha confermato il trend: la prossima estate, molto rosa e poco nero, tanti rossi soprattutto virati sull'arancio e sul fucsia, molto verde anche forte, tanto bianco e tutti gli azzurri. I tessuti leggeri (chiffon, voile, organza, garza di cotone o seta, tulle) tornano al loro ruolo centrale. Gli accessori restano fondamentali, bijoux inclusi. Si sono visti sandali piatti o altissimi, senza troppe vie di mezzo (e i tacchi tendono a ingrossarsi). Si sono ammirate una marea di nuove borsette (tanto che alcune sfilate sono sembrate solo un pretesto per presentarle), piccolissime o enormi. Le silhouette e gli stili nel complesso seguono due filoni: quello da donna sexy 24 ore su 24, e l'altro da «jolie femme». Nel primo filone troviamo tailleur-bustier, giacche sciancrate, gonne scolpite addosso e pantaloni praticamente cuciti sul sedere, giubbottini, tante fasce, fusciacche, cinture, laccetti, stringhe e fibbie, ma anche il jersey drappeggiato in modo rivelatore. Nel secondo, gli chemisier stretti solo in vita dalla cintura, i trench, le giacchine a sacchetto, le gonne a balze, gli spolverini, i costumi da bagno con le coulottes, le camicie da uomo.