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FANTASIA

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Non solo al collo, mille modi di usare il foulard

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Annodato sotto il mento come Brigitte Bardot e Audrey Hepburn, a bandana sulla fronte alla Jane Birkin e Gisele, o ancora stretto intorno alla vita come la principessa Grace di Monaco o attaccato alla borsetta, maniera chic di Jacqueline Kennedy Onassis. Ma oggigiorno si può anche trasformare in un accessorio pratico e molto utile, come un portacellulare, mentre per una serata elegante, ecco la mini borsetta. E ancora in un top seducente, in un reggiseno colorato, in una gonna-pareo, in un fiocco per legare i capelli o in uno scialle. Insomma, tanti sono i modi di utilizzo quanta è la fantasia. Diversi i colori, i tessuti e le forme, a disposizione per nodi e sbuffi di seta. Un indumento, a volte, anche divertente, utilizzato da maghi e prestigiatori e, perché no, anche per fare ginnastica. Un esercizio per tutti: dopo aver annodato gli angoli opposti del foulard (ad anello), tendere in avanti gli arti superiori con le mani infilate al centro e spingere verso l'esterno con le palme in fuori e poi verso l'interno; dopo, variare la posizione degli arti superiori: ottimo per tonificare. Esercizio fisico a parte, si può dire che le donne si siano riappropriate del fascino di questo accessorio intramontabile. Il foulard, infatti, ha una storia lunghissima, databile nella notte dei tempi. La sua origine risale al Quattrocento, quando le donne sposate usano coprirsi il capo con un riquadro di tessuto, mentre nel Settecento è lo strumento per ripararsi dal sole nelle campagne. Ma, arrivando ai giorni nostri, sul finire degli anni 60 e a cavallo con i '70, tra gli accessori di moda più richiesti, riappare il foulard. Con le cravatte bandite (si è in piena contestazione giovanile), foulard e sciarpettine, mai come in questo periodo, sono di gran moda. Le lunghezze in uso vanno da quella del foulard annodato davanti, a modelli più lunghi, piccole sciarpe da portare attorno al collo, anche in abbinamento col capellino; oppure, a volte, è lo stesso foulard che si lega attorno al cilindro di un cappello dalle tese larghe. Dai foulard più lunghi, si passa alle sciarpe e a lunghissimi modelli, fino a metà vita. Spesso in maglieria, riprendono la moda patchwork, e vanno avvolte attorno al collo con le estremità cadenti, una davanti e una dietro. Poco prima della metà degli anni '70 questa moda va però scomparendo per poi tornare sorprendentemente in voga con sciarpe in lana a tinta unica e con foulardini in seta multicolor.

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