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«In Italia - ha detto Lanciaux - c'è una specie di panico per l'arrivo di questi grandi gruppi del pronto-moda; la stessa cosa era successa già in Francia cinque anni fa. Ma ci siamo resi conto che queste catene, anche se ci copiano, non sono una minaccia, anzi generano il gusto per il lusso, educano all'eleganza i giovani che, appena ne hanno la possibilità, vengono a comprare da noi». Secondo Lanciaux, i marchi dei piccoli prezzI creano, dunque, un contesto culturale favorevole alla moda di alto livello. E il gruppo Lvmh - ha spiegato Lanciaux - è talmente convinto dell'importanza di creare un contesto favorevole al lusso che finanzierà, a Shangai, un centro di formazione universitaria per manager cinesi, specializzati nella distribuzione dei prodotti di lusso: «È importante educare i cinesi ad apprezzare il lusso europeo. In quel paese va risvegliata la memoria del lusso, ne vanno ricostruite culturalmente le coordinate». Il grande polo francese ha anche creato, a Londra, una struttura (Lvmh House) impegnata, in collaborazione con la London Business School, in forum di formazione: «Non bisogna avere paura di diffondere la professionalità e la cultura del lusso - ha spiegato Concetta Lanciaux - perchè, anche se può andare a vantaggio degli altri, della concorrenza, finisce per allargare la consapevolezza del lusso e creare più mercato».