«ELOGIO DELLA LENTEZZA»
Essere lenti significa spesso avere una marcia in meno e così negli Stati Uniti si è diffusa la moda dei seminari sulla gestione del tempo, consacrata addirittura come nuova scienza. Ebbene, se avete voglia di riflettere sul tema e ottenere un aiuto su come organizzarvi, questo «Elogio della lentezza» di Lothar J. Seiwert, un'autorità nel campo del "time manegement", è senz'altro indicato per il modo in cui sposa una grande ironia alle pretese scientifiche, affrontate con un'ispirazione per di più molto pragmatica, da vero e proprio manuale per il fai da te: così all'analisi e ai consigli si accompagnano vignette umoristiche, aneddoti, esercizi pratici, veri e propri test ed esempi concreti. Il punto di partenza è indurre il lettore ad una nuova consapevolezza del tempo, «l'unica cosa che nessuno ci può restituire», come già insegnava Seneca. Si passa poi all'assunto che «la velocità ha bisogno anche della lentezza». Insomma "festina lente", affrettati lentamente: ad accorgersene per primo era stato il nostro Calvino che nelle «Lezioni americane» aveva inserito la rapidità, accostata però alla lentezza, tra i valori da portare nel nuovo millennio. Ecco poi finalmente la parte manualistica, con l'analisi della propria situazione e un percorso in sette livelli per imparare ad autogestirsi. Si comincia con lo sviluppare un obiettivo a lunga scadenza, chiedendoci cosa vorremmo vedere alla fine della vita quando ci volteremo indietro, ed ecco l'esercizio ad hoc: «Immaginate di scrivere il vostro discorso funebre». Si passa poi, dopo i dovuti scongiuri, a definire "i cappelli", ovverosia i ruoli che ricopriamo nelle varie situazioni. Si impara poi a concentrarsi sulle giuste priorità, e passo dopo passo a redigere una pianificazione annuale, mensile, settimanale e giornaliera, e soprattutto a rispettarla, tenendo un diario dei successi, bilanciando l'autodisciplina con le gratificazioni, adattando infine l'autogestione al nostro tipo di carattere. Forse alla fine del libro non avremo voglia di programmare nei dettagli la nostra esistenza come l'autore vorrebbe, dimenticando che bisogna spesso fare i conti con la frustrazione dovuta a fattori esterni, ma senz'altro avremo capito che la questione di fondo è decidere se vivere e basta o puntare al meglio. Lothar J. Seiwert, «Elogio della lentezza» Sperling & Kupfer 260 pagine, 16 euro