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Monica: «Quell'assassina mi ha conquistata»

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Nel thriller l'attrice è una dark lady di periferia drogata e accusata dell'omicidio del marito

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Destinata a Raiuno, con messa in onda a marzo del 2004, la produzione, affidata a Sergio Silva e costata 6,5 milioni di euro, è composta da sei episodi. Racconta la controversa vicenda di una donna accusata dell'omicidio del proprio marito che sarà salvata da un'ingiusta condanna dalla sorella, una giovane avvocato e dalla figlioletta. La bambina, infatti, ha assistito all'uccisione del padre, riconoscendo l'assassino. Ma il fatto le procura un gravissimo trauma a seguito del quale non riesce più a parlare. Nel cast di «Amanti e segreti» ci sono anche Giulia Lazzarini, nel ruolo della madre di Ambra Leonardi, (Monica Guerritore), Orso Maria Guerrini, Iaia Forte, compagna di cella della protagonista, Maurizio Aiello, Christiane Filangieri, la sorella di Ambra che sarà aiutata da Aiello nelle indagini necessarie a scoprire il colpevole, Fabrizio Contri e Valeria Ciangottini. Con la regia di Gianni Lepre, la fiction, secondo il produttore Silva, vuole coniugare il percorso psicologicamente conflittuale della protagonista, considerata una vera e propria mantide, oltre che cocainomane, madre disattenta, ed adultera, con la rappresentazione della società moderna, fotografata in tutti i suoi aspetti, mediocrità, bassezze, e lati positivi. In questo senso, viene definito un prodotto a sfondo politico. Monica Guerritore svela i motivi che l'hanno indotta ad accettare un ruolo così impegnativo. «Il personaggio di Ambra appare inizialmente un concentrato di debolezze, egoismi, insensibilità, conflitti psicologici». Che cosa ha in comune con i profili di donne da lei precedentemente interpretati? «Abituata a frequentare poco il piccolo schermo, sono stata affascinata dalla complessa personalità di Ambra, nel cui animo la sceneggiatura scava profondamente, portandone in rilievo tutte le contraddizioni di un'esistenza nella quale, alla fine, non si riconoscerà più. Il percorso di sofferenza scandito dalla narrazione, a seguito dell'accusa di omicidio che pende sul suo capo, sarà un lungo viaggio verso la resurrezione psicologica e morale della donna. Con un finale lasciato aperto, Ambra giungerà alla nuova consapevolezza che la propria serenità non può prescindere dai sentimenti di chi la circonda, superando l'egoismo personale. La caratteristica fondamentale di «Amanti e segreti», risiede nella considerazione che tutti i personaggi nascondono un segreto personale ma sono uniti da un medesimo, inquietante e misterioso filo rosso. Persino mia madre ha un passato che avrà una notevole importanza nella mia redenzione che segue un percorso simile a quello raccontato in "Resurrezione" di Tolstoj. Ambra è il naturale proseguimento di altri personaggi da me interpretati. Della Lupa ha una serie di stati d'animo, mentre è accomunata a Carmen dalla mancanza di una valida figura materna». Lei ha anche interpretato un'altra fiction per Raiuno. E si prepara a tornare a teatro con La signora delle camelie. Come concilia Tv e teatro? «Rappresentano per me due percorsi paralleli finalizzati a raccontare storie di donne. Il 15 dicembre debutterò a Catania con "La signora delle camelie" con la regia di Giancarlo Sepe. Ho appena terminato di girare "Questo amore", accanto ad Enzo De Caro. Nelle due puntate, è raccontata la crisi inaspettata di una coppia dinanzi alla solitudine in cui si ritrova quando l'unico figlio lascia la casa dei genitori». Lei è stata al centro di polemiche per il suo legame sentimentale con Roberto Zaccaria, ex Presidente della Tv pubblica. Non sente imbarazzo a lavorare proprio per la Rai? «Conosco i funzionari Rai da anni. Non ho mai lavorato per Mediaset. Con Roberto Zaccaria ho finalmente ritrovato la consapevolezza di costruire un amore giorno dopo giorno. E con Gabriele Lavia conservo un rapporto di gran

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