IMPROBABILI RISTORANTI ITALIANI

E allora ecco che dopo avere provato piatti di tutte le nazionalità una bella mattina vi svegliate con l'acquolina in bocca pensando a fumanti spaghetti al pomodoro, magari con l'aggiunta di un po' di peperoncino e possibilmente al dente. Nessun problema, in ogni città americana c'è sempre una trattoria che si fregia di portare in tavola piatti della «vera» cucina italiana. Ebbene, la famosa e altrettanto utile guida Zagat elenca per la sola New York ben 370 di questi ristoranti. Molti si chiamano col nome del proprietario come Carmine, Mario, Gennaro, Gino, Nino, Pietro, Nicola, altri osano con Max e Luxia, qualcuno si rifà alla propria città di origine come Pietrasanta, Venezia, Arezzo, Firenze, altri ancora al piatto clou del menù come Osso Buco, la Pizza Fresca (per fortuna!), Gnocco, Piadina, Pasticcio, Ribollita. C'è, poi, chi pretende di conoscere l'italiano e si affida a nomi come Basta Pasta! con la pasta proprio come piatto forte, o chi rischia la propria reputazione con Gonzo e Becco. Guai, poi, a spiegare al proprietario che Picasso non era italiano, che Daniella si scrive con una sola «l», Rafaella con due «f», e che il fiume Pò è senza accento. Ma la vera avventura è quando si apre il menù o ascoltiamo, con la speranza vana di capire qualcosa, il cameriere che sciorina i piatti del giorno. Un momento di puro imbarazzo. Il prosciutto diventa proschiutto o proscuito; la bruschetta, brusceta; la focaccia, focaccio; le linguine, linguini; ai tortellini viene tolta una «l»; al risotto una «t»; alle penne una «n». Se i peperoni acquistano una «p», i maccheroni perdono la loro identità divenendo macaroni. Non va meglio alla Pizza Margherita che spesso, quasi per incanto diventa una Margarita. Cin-cin! Vita dura anche per le fettuccine agli spinaci che vengono stravolte senza scampo, diventando fetucine alle spinachi. Se si salva la mozzarella - ma non nel New Jersey che viene napolitizzata diventando muziarello - alla bufala va meno bene e si trasforma in buffalo. Nessuno riuscirà mai a capire, poi, perché gli spaghetti alla bolognese debbano chiamarsi alla bolognaise e quelli all'Alfredo, Alfreddo. E non stupitevi se leggete che gli spaghetti alla cacciatora sono diventati spaghetti col pollo cacciatore e se le papardele alla Toscanese (?) sono condite con Marsala e formaggio Feta, a New York niente è impossibile!