DUE NOBILI CHE CONOBBERO LA PRINCIPESSA GIUDICANO LA FICTION

«La Soraya televisiva è troppo docile e remissiva»

Non era affatto una donna sottomessa, al contrario aveva una personalità fortissima. Dolce, affascinante, ma anche passionale e ricca di temperamento. La fiction, purtroppo, non le rende giustizia». È quanto afferma il principe Carlo Giovanelli (nella foto) a proposito della fiction di Raiuno «Soraya», andata in onda domenica e ieri sera, interpretata da Anna Valle e Erol Sander. «Ho conosciuto personalmente la principessa Soraya - aggiunge - e non era affatto, come traspare dalla tv, così docile, remissiva, un agnellino. Era una tigre meravigliosa. Una bellezza unica: occhi verdi, labbra carnose. Senza togliere nulla ad Anna Valle, la principessa Soraya era una donna inimitabile». Il principe Giovanelli conclude ricordando la sua personale Soraya, quella dei giorni dell'esilio a Parigi, Montecarlo, Roma, Marrakech. «Soraya parlava raramente del suo passato, dei giorni della gloria e dei trionfi. Era stata imperatrice di Persia ma era stata ripudiata per ragioni di stato. Una grande sofferenza, uno dei grandi dolori della sua vita». «Anna Valle? Un'attrice bellissima. Certo la principessa Soraya era unica, inimitabile». È, invece, il commento del principe Lillio Sforza Ruspoli dopo aver visto, ieri sera, lo sceneggiato di Raiuno dedicato a «Soraya», interpretato da Anna Valle e Erol Sander. L'aristocratico romano, che ha conosciuto personalmente Soraya e lo scià di Persia, ricorda che «la splendida principessa amava moltissimo l'Italia e soprattutto Roma. Abbiamo passato giornate indimenticabili in particolare un pomeriggio trascorso nella villa di Arturo Osio sull'Argentario, tra agrumeti e alberi di pompelmo a strapiombo sul mare. La principessa Soraya era una donna di straordinario umore, le piaceva divertirsi, ma doveva fidarsi di chi le stava accanto. Era apparentemente timida, introversa - aggiunge il principe romano - ma con una carattere fortissimo».