di GIAN LUIGI RONDI LEVITY, di Ed Solomon, con Billy Bob Thornton, Morgan Freeman, Holly ...
E il suo dramma. Li subisce, tentando di venirne a capo, un ergastolano liberato per buona condotta dopo ventotto anni di carcere. Una liberazione che ha accolto male perché perseguitato dal ricordo di un omicidio commesso da ragazzo quando, con altri due balordi, aveva tentato di rapinare un negozio. Nella sua cella, tolta da un giornale, si era tenuta sempre la fotografia della sua vittima e adesso, tornato in libertà, ha un solo pensiero, quello di incontrare la sorella nella speranza di ottenerne il perdono. Nel frattempo, solo e senza tetto, viene ospitato da uno strano predicatore di colore che ha creato una sorta di centro sociale per sbandati. Sarà da quello che risalirà alla sorella della sua vittima, afflitta da un figlio che gronda solo aggressività e da cui l'altro sarà ferito quando, predicandogli la non violenza, cercherà di impedirgli una vendetta sanguinosa. Alla fine, però, il perdono che cercava lo avrà solo a metà, così si rimetterà in cammino, con la coscienza che almeno in quella famiglia è riuscito a evitare un nuovo spargimento di sangue. Sembra che il regista (anche sceneggiatore) Ed Solomon, si sia ispirato, per questa storia, a dei fatti di cui era venuto a conoscenza quando insegnava in un penitenziario. E difatti, soprattutto il personaggio principale, con i suoi travagli e i suoi tentativi di vincerli, ha sempre accenti autentici di verità. Specie, quando coinvolto di nuovo fra gente senza regole, ne prende decisamente le distanze con modi opposti. Anche la sua ricerca di un perdono ha segni sinceri (e asciutti), con quella figura di predicatore al suo fianco che, pur senza insegnargli nulla, lo conferma nelle sue intenzioni oneste. In cifre in cui ognuno ha sempre le sue giustificazioni psicologiche. Senza farle confluire in un troppo facile lieto fine. L'ex ergastolano è, con meditate tensioni, Billy Bob Thornton, il predicatore è Morgan Freeman, con sospese ambiguità, la sorella della vittima è Holly Hunter, solidale ma distante.