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Cowgirl e autoritratto-mania

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Trionfi di piume e immagini alla Andy Warhol. Ovvero Roberto cavallli e Donatella Versace. Trasformista ed eccessiva come la Cher degli anni '70 o esplosiva e pericolosa come una cowgirl, la donna Cavalli è appariscente, libera, senza mezze misure. «Per emergere - ha spiegato lo stilista - non conta la bellezza, ma la personalità e soprattutto l'eccesso: solo se si è sopra le righe si dimostra di valere qualcosa». Icona di questa filosofia la cantante Cher, alla quale Cavalli si è ispirato dedicandole una carrellata di gigantografie, prima di dare il via alla sfilata. Aperta poi da donne in versione texana, capelli lunghi e arruffati, in pantaloni di pelle al polpaccio con frange lungo le gambe e cappelli da cowboy. Una pelliccia buttata sulla spalle alla maniera apache, il vero must della stagione, secondo Cavalli, sarà lo chemisier a bustier da cowgirl in cuoio e raso stampato e ricamato. Ma sono le piume uno dei punti forti della collezione. Lavorate insieme alla seta danno all'abito una leggerezza inconsistente. Con questo tessuto lo stilista ha creato microsottovesti colorate o lunghi strascichi per le gonne. Non mancano poi giacche di pitone-gioiello, abiti-corsetto, romantici vestiti di tulle drappeggiato e divise da rock-star, luccicanti, tempestati di pietre preziose. Oltre alle stampe animalier Cavalli ha ricercato altre chiavi, come quelle ispirate dal pittore di origini olandesi Alma Tadema (1836-1912) famoso per i suoi lavori storici sul lusso e la decadenza dell'impero romano. Di una sua opera i coniugi Cavalli sono alla ricerca per arredare la barca. Intanto lo stilista fiorentino si prepara per vestire i panni di «Grand Marshal». Il 13 ottobre sarà lui a guidare il tradizionale corteo lungo la Quinta Avenue, il salotto buono di Manhattan, durante l'annuale parata che New York dedicherà a Cristoforo Colombo. Cavalli aprirà, in sella alla sua moto, una parata di 20 moto Ducati. Lo seguiranno motociclisti e modelle che indosseranno abiti della collezione autunno/inverno. Ritorno alle stampe per la nuova collezione griffata Gianni Versace, che riscopre i disegni dell'archivio della maison e li combina a nuovi temi, come il viso della stilista Donatella ritratta da David La Chapelle in chiave pop, come in un quadro di Andy Warhol, e trasferita sulle borse. La collezione si ispira alla gioia di vivere, in un immaginario viaggio da Capri a Saint Tropez. Questo desiderio d'estate si concretizza in colori solari, volants, ruches e scollature, in completi come il top giallo fluo indossato con pantaloni stampati in 15 toni diversi, che riportano immagini di Villa Fontanelle, la dimora Versace sul lago di Como, e tondi con il viso di Donatella. Per lei, ieri sera è tornata a sfilare Linda Evangelista. Leggermente appesantita e invecchiata, la top model icona degli anni '80 è stata molto applaudita da tutta la sala quando è apparsa con un lungo abito in voile stampato. E sono in effetti caleidoscopiche le stampe, che passano dal mondo floreale a quello barocco, tropicale, naif e psichedelico. Di giorno - spiega Donatella - ormai le donne non mettono più il tailleurs, ma preferiscono abiti o pezzi interscambiabili: ecco quindi gonne aderenti in seta stretch, giacche casual, shorts, pantaloni e top all'americana o piccole camicie. Di sera esplodono i colori, in un vortice di volants e chiffon, con abitini in jersey di seta laminata, effetto laccato, o top minuscoli portati con lunghe gonne carioca tutte ruches e scarpe con zeppa altissima. Stampe anche sugli accessori, come la borsa che ritrae Donatella Versace in chiave pop: a proposito dell'autoritratto-mania che l'ha recentemente contagiata, la stilista spiega che è una trovata nata quasi per caso, «uno scherzo che è diventato un grosso risultato di business». Per la seconda linea, Versus, la parola d'ordine data da Donatella è «lega e seduci», con capi dalla costruzione grafica abbinati a pezzi morbidi e sexy grazie a cinghie ispirate ai finimenti, bande elastiche e strati che s

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