I produttori: «Basta con la guerra di fiction»
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La messa in onda, dopo una serie di continui rimandi e di polemiche che fecero approdare la fiction sul grande schermo, è stata fissata in quattro puntate, suddivise tra la domenica ed il lunedì delle prime due settimane di dicembre. Inizialmente, invece, avrebbero dovuto essere sei gli episodi da trasmettere. Ma Raifiction preferisce non spezzare, in più di quindici giorni, il coinvolgente ritmo del racconto, che sarà proposto integralmente, secondo il progetto originale, prodotto da Barbagallo. Dopo la risonanza internazionale conquistata dalla pellicola, Raiuno conta di fare il pieno di ascolti. Intanto la stagione della fiction Rai e Mediaset è iniziata all'insegna di una guerra d'audience in cui sono contrapposti prodotti realizzati con grossi investimenti finanziari che, mandati allo sbaraglio l'uno contro l'altro, finiscono per logorarsi a vicenda. Un esempio è rappresentato dalla programmazione di domani e di lunedì sera. Raiuno scende in campo con la miniserie «Soraya», con Anna Valle nel ruolo della protagonista e Michele Placido. Canale 5, invece, contrappone «Doppio agguato», con Luca Zingaretti ed Isabella Ferrari. Le due fiction si scontrano frontalmente secondo una tendenza definita inaccettabile sia da Fabrizio Del Noce, direttore di Raiuno che da Luca Bernabei, responsabile della Lux Vide, casa di produzione che ha realizzato «Soraya» e che lavora sia sul fronte Rai che su quello Mediaset. «Si tratta di un danno sia per la Tv pubblica che per quella privata», ha sottolineato Bernabei, invocando maggiore disponibilità e fair play. Così, mentre Raiuno racconta la favola d'amore senza lieto fine della principessa triste, Canale 5 rievoca in «Doppio agguato» una storia vera: la liberazione dell'industriale toscano Dante Belardinelli i cui rapitori, 14 anni fa, furono assicurati alla giustizia da Valerio Attico, l'intrepido comandante dei Nocs (il corpo speciale di polizia), al quale dà il volto Luca Zingaretti. La Ferrari è invece, il commissario che collaborò alle indagini. Si tratta di due costosissime produzioni televisive. Per «Soraya», ad esempio, coprodotta con Francia, Germania e Spagna, solo Raifiction ha impegnato cinque milioni di euro. Le prime avvisaglie della guerra di fiction si sono avute all'inizio della stagione, quando, contro «Salvo D'Acquisto», andato in onda su Raiuno, Canale 5 aveva sfoderato il notissimo serial «Distretto di polizia». Per Raiuno, che ha dedicato anche il lunedì alla grande fiction, rinunciando ai film di importazione, la stagione continua con la programmazione il prossimo 19 e 20 ottobre delle due puntate di «Madre Teresa», dedicate alla suora di Calcutta in occasione della beatificazione. Il progetto, assieme a «Soraya» fa parte della collana «Novecento», dedicata ai principali personaggi del secolo appena trascorso. I prossimi miniserial della collana, sempre in due puntate, che approderanno su Raiuno, racconteranno la storia personale e professionale di Antonio Meucci e la vicenda umana e politica di Benito Mussolini, analizzata, però, sotto l'ottica del rapporto privilegiato che il duce ebbe con la figlia Edda. Per questi due prodotti sono in corso di scrittura le rispettive sceneggiature e si sta pensando al cast ed alla regia. Per il ruolo di Mussolini uno degli attori più accreditati è Luca Zingaretti. Nel 2004, invece, si cominceranno a scrivere le sceneggiature di Guglielmo Marconi, Maria Montessori, e Giovanni Paolo II. Il progetto su Papa Wojtyla, però, è molto più avanzato in Mediaset. Con il titolo di «Karol», infatti, la Tv commerciale sta già definendo il cast. Valsecchi, che lo produce, ha in cantiere interpreti internazionali. E, per il ruolo del papa da giovane ha preso contatti con uno dei più famosi