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PER IL Tar delle Marche, i Bronzi di Cartoceto dovranno tornare a fare i pendolari tra Pergola, la cittadina ...

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Il Tribunale amministrativo, che si è avvalso della consulenza dell'ex ministro Antonio Paolucci, soprintendente del polo museale di Firenze, ha accolto il ricorso presentato da Provincia e Comune di Ancona per il rispetto dell'accordo di programma firmato nel 1999 dalle Province di Ancona e Pesaro Urbino, dai Comuni di Ancona e Pergola e dalla soprintendenza archeologica, che prevedeva una permanenza alternata nelle due città. L'accordo era stato scavalcato nel febbraio 2002 dall'allora sottosegretario ai beni culturali Vittorio Sgarbi, con il «deposito» - in pratica l'assegnazione definitiva - a Pergola. Si arricchisce così di un nuovo capitolo la saga dei Bronzi dorati, i resti dell'unico gruppo bronzeo di età augustea giunto fino a noi, raffigurante due cavalli e alcune figure umane, al centro di una disputa che va avanti dal 1988. Da quando cioè, terminato un lungo restauro a Firenze, il complesso fu «prestato» a Pergola per un'esposizione temporanea. La popolazione però rifiutò di restituirlo ad Ancona e, guidata da due parlamentari, uno del Pci e uno del Msi, arrivò a murare le statue nella sede della mostra, insultando la soprintendente ai beni archeologici dell'epoca, venuta a prendere in consegna i Bronzi.n Da allora si è sviluppata una contesa senza esclusione di colpi, che né i politici locali né i vari ministri ai beni culturali sono riusciti a risolvere.

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