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SIGNORA Giorgi, «Uomini e donne amori e bugie» il suo ultimo film da regista, un'esperienza esaltante? «Certamente.

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La storia di Giovanni e Anna una coppia sposatasi giovanissima con 5 figli. Anna si è dedicata al marito e alla famiglia per tutta la sua vita e ha sublimato il suo destino obbligato di madre e di moglie. Giovanni, uomo determinato e ambizioso, a volte la tradisce. Il rapporto consueto tra uomini e donne». Un film autobiografico? «Forse, anche. È il ritratto di una coppia e di una famiglia degli anni Sessanta». Perché ha scelto di fare la regista? «Ho sempre coltivato finora una sconosciuta passione per la scrittura. E la scelta di dirigere personalmente deriva dal taglio in prima persona che la storia doveva avere come caratteristica». Ha scelto Ornella Muti come protagonista, perché? «Ornella è una bravissima attrice, tra le migliori del cinema italiano e non solo. Una mia cara amica. Le ho raccontato la storia e ha subito creduto in questo progetto e si è identificata al meglio nella protagonista. Io e lei viviamo in perfetta sintonia il mondo del lavoro, il cinema, e la famiglia». Ha lavorato con alcuni dei suoi amori, Andrea De Caro e Massimo Ciavarro. «È stato davvero un piacere. Un'occasione ghiotta. Andrea ha scritto le musiche del film, Massimo ha curato la produzione. Dei miei amori conservo sempre ottimi ricordi. Siamo in sintonia anche per quanto riguarda la vita non sentimentale. Due compagni affettuosissimi e bravissimi». Qual è la stagione di vita che attraversa? «Una stagione con traguardi e partenze. Ho debuttato nel cinema trent'anni fa come attrice quasi per caso. Volevo fare tutt'altro. Dovevo diventare restauratrice. Poi l'incontro con Tonino Cervi ha cambiato la mia vita». Cosa di aspetta dal futuro? «Non so. Mi aspetterei, di nuovo, un grande amore per chiudere appassionatamente la mia bellissima vita».

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