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di GABRIELLA SASSONE L'ARTE stavolta va in gioielleria.

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E brillare ancor di più tra pietre preziose, ori e platino. Ansuini, la storica gioielleria capitolina tanto amata dalla nobiltà, fondata nel 1860 nella sede di Palazzo Massimo in Corso Vittorio Emanuele II, si trasformerà con happening a cadenza semestrale in una sorta di salotto-galleria d'arte. L'idea è venuta a Giuliano Ansuini, che per il debutto, lunedì alle 19, ha scelto le aristo-maioliche di Giovanni Sacchetti. "Blues" il titolo della mostra che raccoglie 22 opere realizzate dall'artista di sangue blu con la tecnica della pittura ad acqua su fondo di ceramica bianca già vetrinato, tutte nei toni degli azzurri e del blu. «Per sciogliere la polvere di pigmento e fissarla sulla maiolica su cui dipingo uso una miscela di acqua e zucchero che al momento della cottura si fonde con la vetrina con effetti di assoluta trasparenza e leggerezza», svela il marchese, romano, 47 anni. «Il risultato? Ricorda molto quello degli "Azulejos" portoghesi. Non a caso mia nonna, Henriette Cadaval, discendeva da una delle più nobili famiglie del Portogallo». Pensate come fossero dei quadri, le 22 maioliche sono presentate "all'inglese", con preziose cornici in radica di noce, e rappresentano i soggetti da sempre cari all'artista: scorci di fontane e quinte romane, da Piazza Navona a Piazza Mattei, da Piazza di Spagna a Fontana di Trevi. Hanno titoli evocativi e romanissimi: "Leda, il Cigno e il Tritone", "Il bottaro", "Trittico di cupole", "Polvere d'acqua", "Le tartarughe della fontana", "Colosseo", "Il Tevere Seduto", "Il pesce e il mascherone", "Barcaccia", "Fontana di Trevi", "Più di cento scalini". E via di questo passo. Sacchetti, dopo una collettiva a Londra, è alla sua quinta mostra nella Città Eterna, anche se questa è la prima con le maioliche. I suoi ricercati acquerelli sono noti in tutto il mondo; tra i suoi collezionisti ed estimatori non mancano personaggi celebri. Qualche nome? "Indiana Jones" Harrison Ford, l'ex Sindaco di New York Rudy Giuliani, Giscard d'Estaing, Francesco Rutelli, Elvina Pallavicini e, udite udite, Carlo d'Inghilterra, pure lui blasonato acquarellista. Al vernissage inaugurale da Ansuini, 1.500 gli inviti, drink e buffet nei toni del blu (frutta martorana di marzapane e mini bignè ricoperti di glassa azzurra) e come colonna sonora Tony Germani, estroso sassofonista che allieterà i presenti con motivi e sinfonie "Blues". In tema, inutile dirlo, gli invitati di sangue blu: le famiglie Aldobrandini, Barberini, Boncompagni Ludovisi, Colonna, Massimo,Odescalchi, Sforza Cesarini, Torlonia.

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