LA SCALA
Nella prima parte Fontana spiega le motivazioni tecnico-legali della sua decisione. Il suo contratto, rinnovato nel 2001, scadrà infatti solo nel novembre del 2005. La seconda parte, invece, è più personale, riguardo l'opportunità della richiesta e della scelta del sovrintendente. A Fontana, infatti, il cda non ha mai mosso critiche sulla gestione del teatro, nemmeno nella riunione del 15 settembre quando gli è stato chiesto di fare «un passo indietro» per trovare una soluzione al dissidio fra lui e il direttore musicale, Riccardo Muti. La lettera è stata inviata ieri mattina a tutti i membri del consiglio di amministrazione della fondazione La Scala, che adesso devono cercare una nuova soluzione. Si era parlato di un possibile incontro fra il maestro Muti e il sindaco, Gabriele Albertini, che presiede il cda, per discuterne, ma il direttore d'orchestra ora si trova a Vienna per provare con i Wiener Philarmoniker, e quindi tutto è rimandato al suo ritorno. Il sindaco, al rientro da Lourdes, troverà ad accoglierlo a Palazzo Marino un presidio dei sindacati confederali. Al ritorno dalla tournèe in Giappone, i lavoratori della Scala sono stati informati che non saranno distribuiti premi di produttività perchè non sono stati raggiunti gli obiettivi, e questo ha aumentato la loro «fibrillazione» per la vicenda. «Abbiamo chiesto ad Albertini in una lettera un incontro per sapere cosa succede - ha osservato Nicola Cimmino, rappresentante Cgil dei lavoratori della Scala - e non ci ha ancora risposto».