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Con D'Acquisto «Fiorellino» cresce e trova sé stesso

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Dopo esperienze poco gratificanti, ha trovato la propria dimensione nel mestiere di attore. Il ruolo di protagonista nella fiction «Salvo D'Acquisto», andata in onda domenica e lunedì, su Raiuno, ha contribuito ad avvalorare la sua credibilità. L'importante, adesso, è perseverare nella scelta di ruoli gratificanti senza cadere nella trappola dell'esaltazione dovuta all'improvviso successo. La regia di Alberto Sironi, che tra l'altro, ha firmato tutte le serie de «Il commissario Montalbano», ha valorizzato un racconto affrontato senza retorica, nel quale si è sottolineato l'aspetto umano, soprattutto giovanile del carabiniere che ha sacrificato la vita per salvare 22 persone. La sceneggiatura, infatti, ha indugiato particolarmente sulla normalità del personaggio, con l'intento di proporlo agli spettatori moderni come un rappresentante della sua generazione con tutte le debolezze e le caratteristiche di un ragazzo poco più che ventenne, compresa la propensione al corteggiamento delle belle ragazze. In questo contesto si inquadrano alcune scene come il bagno nel fiume fatto da Salvo con la sua giovane fidanzata, accompagnato dal passionale bacio scambiato tra i due. L'amore per la caducità delle cose umane era un aspetto del protagonista ancora non messo in evidenza perché giustamente surclassato dalla grandezza del gesto compiuto che lo ha portato alla beatificazione. Sironi ha voluto dimostrare alla platea televisiva che anche i personaggi circondati dall'alone di santità sono stati essere umani e che la fede può essere vissuta in tanti modi. Mar. Cat.

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