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Luisa presenta ma promette di non cantare

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La star costretta a un compito circoscritto per evitare confusioni. Si consola con un album blues

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Molte le novità del programma, ad iniziare dalle nuove rubriche di Gnocchi, tra cui la presentazione di due nuove linee di moda «Pit bull uomo» e «Pit bull donna», ironicamente ispirate ai cani al centro di tanti casi di cronaca. Non pesa alla neo padrona di casa il confronto con la show girl che l'ha preceduta. «I rapporti con una nuova squadra di lavoro si costruiscono un po' alla volta ed io credo di essere già entrata nel meccanismo satirico della trasmissione», afferma la Corna che, per adeguarsi allo spirito della trasmissione e mettersi ironicamente in gioco, ha rinunciato ad esibirsi come cantante. Il connubio cantante-conduttrice sembrava per lei inscindibile. Non è riuscita a farsi accettare nel doppio ruolo? «Il pubblico ha compreso le mie due passioni. Ma per gli addetti ai lavori nel mondo dello spettacolo, specialmente nel settore discografico, è difficile conquistare credibilità in campi apparentemente così distanti. L'unica in passato ad aver tentato il doppio ruolo è stata la grande Mina. Dopo di lei nessuno ci ha più provato. Ne "La grande notte" ho rinunciato a cantare perché la musica impegnata strideva in un contesto ironico». A quando il suo primo disco come solista? «Insieme a Fio Zanotti, arrangiatore che ha collaborato con artisti del calibro di Celentano e Zucchero, stiamo cercando i brani e le sonorità giuste per la mia voce. A primavera inoltrata sarò interprete di un CD con brani tutti inediti sul genere blues che forse sarà anche l'unico della mia carriera, ma nel quale credo profondamente. Al punto da aver atteso due anni per prepararlo, e non aver sfruttato l'onda lunga del festival di Sanremo del 2001, al quale partecipai insieme a Fausto Leali, conquistando la quarta posizione in classifica». Qual è il suo giudizio su di un festival di Sanremo senza gara tra i big? «La forza della manifestazione risiede nel concorso e nella competizione. Bisogna, però, avere voglia di mettersi in gioco. Personalmente, nei riguardi del festival, sono sempre stata attratta dalla gara canora, mai da un ruolo di conduttrice». Lei tre anni fa è stata partner di Giorgio Panariello nel film «Al momento giusto». Nel suo futuro professionale ci sarà spazio anche per la recitazione? «Adoro il cinema. E più ancora il teatro. Il mio sogno nel cassetto, fin da bambina, quando mi sentivo destinata al palcoscenico teatrale e non alla Tv, è interpretare come protagonista un musical. Ho già avuto una serie di proposte a riguardo. Ma non abbandonerò il piccolo schermo. Sarò ospite del nuovo show del sabato sera di Raiuno, "Torno sabato.. e tre!", nella tappa della trasmissione programmata a Brescia. Il mio intervento rappresenterà una sorpresa perché ho convinto Panariello a cantare con me. Intanto sto anche valutando una serie di proposte, tutte targate viale Mazzini, per il prossimo anno. Non è escluso che a tarda primavera, possa tornare in video con il varietà "Sognando Las Vegas" che, nella prima edizione ha consentito a Raiuno di vincere sulla concorrenza, per sette settimane sulle otto puntate programmate». Cosa guarda Luisa Corna in Tv e qual è il suo parere sulla crisi del varietà? «Il varietà sta soltanto attraversando un momento di transizione. Bisogna trovare formule innovative che compensino la tendenza a puntare sulla gente comune e sui reality show. Personalmente sono una fan della Tv della notte».

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