\i ANNA LAURA FUMO MENO invasione di calcio.
Valentina, 35 anni, impiegata, due bambine, sposata dal 1984 e Claudia, 27 anni, maestra elementare, convivente dal 1995. Stanche della trasformazione che i loro uomini subiscono ogni volta che in televisione compare l'immagine di una partita di calcio, hanno lanciato un accorato appello sul web all'indirizzo www.geocities.com/meno_calcio. E così, sono scese in campo anche loro. Il grido di battaglia è il seguente: meno invasione di calcio. La loro decisione è piuttosto motivata. Le due guerriere scrivono: «Tra Campionato, Coppa Italia, Coppa Uefa, Nazionale, i vari campionati e coppe stranieri, le serate televisive sono diventate sempre più monotematiche. Abbiamo deciso di darci da fare per la salvaguardia della salute mentale dei nostri partner e dei nostri rapporti di coppia. Non ci piace il ruolo di spettatrici obbligate delle partite o quello di spettatrici dell'altro canale (con la seconda TV) o addirittura di non spettatrici, costrette all'alternativa dell'uscita solo tra donne». Si ribellano. Dalla difesa si passa all'attacco. «La prospettiva di un inverno che vede gli uomini alle prese con cinque o sei sere alla settimana impegnate con il calcio televisivo (senza contare tutte le trasmissioni che orbitano intorno al pianeta calcio) è drammatica», l'ulteriore dichiarazione. Rimasta malauguratamente inevasa ogni sorta di richiesta, è scattato l'ultimatum. «Non più di otto partite televisive o trasmissioni di calcio al mese o ci perderete», la spietata intimazione rivolta ai rispettivi compagni. Nulla da fare. Per le ragazze è il primo autogol. La partita di andata è persa. La squadra ha già pronto un nuovo schema per il ritorno. Questa volta, il nemico primario da combattere è la tv. La tattica per vincere viene individuata nello sciopero. I responsabili delle reti, alcuni dei quali già sugli spalti, sono visibilmente preoccupati per le drammatiche conseguenze di un atto così violento. Le temerarie attaccanti chiedono il maggior numero possibile di adesioni per realizzare un digiuno mediatico (sul sito è possibile compilare il modello per parteciparvi). In attesa di un fischio che decreti il termine della match, si prevede che in caso di ulteriore insuccesso, a Valentina e Claudia rimangano due soluzioni: cambiare il partner o cominciare ad amare Totti & friends. In fondo il calcio non è "mica" così male.