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di ROBERTO SACCARELLO «IL ROSARIO è un modo piissimo di orazione e di preghiera a Dio, modo ...

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Numerosi sono i successivi interventi del magistero in materia: Leone XIII si può dire meritatamente «papa del Rosario» al pari di Pio V: portano infatti la sua firma dodici lettere encicliche e due lettere apostoliche sui temi della devozione; Giovanni XXIII esplicò il suo magistero sul salterio mariano a più riprese con discorsi ed encicliche, tra cui la Grata recordatio del 1959; Giovanni Paolo II, infine, ha proclamato l'anno che va dall'ottobre 2002 all'ottobre 2003 Anno del Rosario, e con la Lettera Apostolica «Rosarium Virginis Mariae» ha integrato i tradizionali tre cicli dei misteri — della gioia, del dolore, e della gloria — con un nuovo ciclo: i misteri della luce, che riguardano la vita pubblica di Cristo. Per celebrare l'Anno del Rosario, la Città del Vaticano emetterà il 14 ottobre prossimo una splendida moneta d'argento da 5 euro (18 gr) plasmata da Roberto Mauri. Il diritto mostra il Pontefice regnante raccolto nella recita del Rosario, il rovescio la venerata immagine della Madonna di Pompei. Fondato dal Beato Bartolo Longo, il santuario dedicato alla Vergine del Rosario nella Valle di Pompei venne consacrato l'8 maggio 1891 e dichiarato «pontificio» da Leone XIII con il breve «Qua Providentia» del 13 marzo 1893. L'8 maggio e la prima domenica d'ottobre, a mezzogiorno, viene recitata nel Tempio e da tutti i devoti sparsi nel mondo la «Supplica» scritta da Bartolo Longo nel 1883; la preghiera, per la ricchezza e l'intesità del sentimento che la pervadono, è stata definita da Massimo Petrocchi «la preghiera più famosa in tutto il mondo di un italiano di questi ultimi secoli».

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