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MILANO — Un amore di sempre diventa ora un progetto compiuto: l'architetto Gianfranco Ferrè ha sempre ...

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È famoso il suo fermacravatte, una semplice spilla «da balia» in oro, che adesso diventa l'emblema portafortuna di una vera e propria collezione di gioielli. Sono una ventina i pezzi che costituiscono la primissima parte della nuova linea: saranno in vendita da ottobre nelle boutique Ferrè di Milano, Parigi, New York. Ma si tratta solo di un assaggio, perchè il progetto andrà poi a coinvolgere gli altri negozi che vendono le collezioni Ferrè e un certo numero di gioiellerie. I gioielli sono al femminile e al maschile: anelli e bracciali, orecchini e spille, collier e catene, fermacravatte e fermasoldi, realizzati completamente a mano in oro giallo o bianco, spesso mescolati, impreziositi dai diamanti, talvolta supportati dall'acciaio da oreficeria. Il segno di Gianfranco Ferrè è assolutamente evidente: la tradizionale «safety-pin» (la spilla di sicurezza o spilla da balia), che da sempre è il suo fermacravatta e il suo feticcio, è anche il leit motiv della collezione; un oggetto simbolico che testimonia sicurezza e concretezza, che ferma e afferma, che unisce e raccorda. Da sola, la spilla diventa un orecchino che sembra trafiggere il lobo o una «broche» con pavè di diamanti sulla chiusura, un fermasoldi oppure, arcuata (grazie al palladio che rende duttile l'oro bianco), un anello «super secure» e un bracciale en pendant. Nel fermacravatta, in oro giallo con diamanti, la spilla è doppia mentre ce ne sono addirittura cinque, grandi e piccole, sull'anello quasi punk. Nei collier, nei bracciali, nelle catene, le spille da balia sono invece allineate e raccordate tra loro da maglie diverse. Il motivo può svilupparsi all'infinito: le spille singole si uniscono a catena, il collier si apre e si mette in vita, il bracciale si fissa all'anello o allunga il collier oppure lo raccorda alla spallina dell'abito.

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