Al festival di Renis addio big, ecco i «padrini»
Ed ecco le prime indiscrezioni sulle novità: al primo posto c'è l'abolizione della gara tra i big. Poi l'Accademia della Canzone, travolta dagli scandali, potrebbe avere un direttore d'eccezione: Mogol, il paroliere più famoso d'Italia. Abolire la gara dei big è una novità è clamorosa se si pensa che mai, in 52 anni di storia, Sanremo ne ha fatto a meno. Ci sarà una gara riservata ai giovani, questo prevede il «progetto» di Renis. Giovani che non saranno necessariamente debuttanti assoluti come nel passato ma neppure notissimi. Un modo, questo, per risolvere una volta per tutte l'annoso problema dei big che trovano mortificante mettersi in gara al Festival. E i big, quelli veri? Questo è l'altro aspetto della clamorosa novità del festival targato Tony Renis. Perché i veri big ci sarebbero, eccome: anzi, con l'abolizione della gara ce ne sarebbero molti di più. E andrebbero a Sanremo per cantare un loro brano più un piccolo pezzo, circa un minuto, della canzone di un giovane, di cui sarebbero «padrini» o assistenti. Una sola gara, per i giovani, con i big, italiani e stranieri in funzione di ospiti-padrini dei colleghi meno noti. Il progetto appare costoso: portare a Sanremo big italiani e stranieri in numero sufficiente da poter accompagnare ciascuno un giovane non è semplice. Renis sta già contattando possibili ospiti, ma è proprio su questo che le trattative con la Rai sono frenetiche e ancora non sono state chiuse. Gli ospiti-assistenti sarebbero, comunque, stelle di primo piano: è ancora presto per fare nomi, ma si parla di Andrea Bocelli, di Dionne Warwick, di Barbra Streisand, di Celin Dion, di Julio Iglesias, di Cher, addirittura di Paul McCartney. Ma anche di molti cantautori importanti, da Antonello Venditti a Claudio Baglioni. Renis conta di far arrivare grandissimi nomi sfruttando l'amicizia di lunga data che ha con le maggiori star internazionali e italiane. L'altra novità clamorosa dell'edizione 2004 riguarderà il dopofestival. L'abolizione dello spazio post-festival sembra un'ipotesi remota vista anche la necessità del programma in funzione degli ascolti. Ma certo il progetto Renis non prevede dopofestival sanguinari, con i giornalisti pronti a «scannare» i cantanti provati dalla fatica. Ci sarà discussione, spettacolo, approfondimento, ma nessuna cattiveria. Infine, la squadra che affiancherà Renis: è stata praticamente decisa e, oltre all'interprete di «Quando, quando, quando», prevede l'arrangiatore e musicista Celso Valli, il direttore marketing del Clan Celentano, Gianmarco Mazzi, il responsabile dei palinsesti Rai Alessio Gorla, il produttore Michele Torpedine. Per quanto riguarda invece l'Accademia della canzone, il concorso canoro che dava diritto ai quattro vincitori di accedere direttamente alla sezione giovani, travolto dallo scandalo tangenti, la Rai sarebbe pronta a studiare un nuovo progetto, a patto però che il Comune di Sanremo lo finanzi completamente. Nella definizione del progetto potrebbe essere coinvolto il paroliere Mogol, il più famoso autore di canzoni italiane, paroliere di Lucio Battisti e amico di vecchia data di Renis, che gestisce da anni Il Cet (Centro europeo di Toscolano), una scuola di formazione musicale con sede di Avigliano Umbro (Terni).