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di DARIO SALVATORI IL SUO nome è legato ad uno dei successi dello scorso inverno, «The game ...

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«Hotel paper» è l'album che dovrà decidere se siamo alle prese con una delle tante ragazzine nate sull'onda del successo di Alanis Morissette o al cospetto di una talentosa cantautrice. Certo è che questo nuovo lavoro presenta una Branch più sicura, furbescamente orientata verso il mondo delle Fm americane, le stazioni radiofoniche che decretano i grandi successi, come testimonia «Are you happy now», il singolo trainante. Nessuno dei quindici brani è del livello di "The game of love": la chitarra di Santana e le percussioni di Karl Perazzo fanno la differenza. Michelle Brunch, «Hotel paper», Maverick/Warner *** La sedicenne Anna Tatangelo ha bruciato le tappe. In due anni ha vinto tutto quello che c'era da vincere, compreso Sanremo (Nuove Proposte) del 2002 con «Doppiamente fragili». Una vicenda che ricorda da vicino certe success-story degli anni Sessanta legate alle fortune degli adolescenti. Ma i Sessanta sono lontani e la Tatangelo ci tiene a rivolgersi ad un pubblico il più eterogeneo possibile. Lo fa con questo suo primo album, prodotto da Fio Zanetti, che contiene il già citato brano vincitore, «Volere volare» (presentato all'ultimo Sanremo con Stragà), «Un nuovo bacio» (in duetto con D'Alessio) e i due brani sui quali la cantante di Sora sembra puntare di più: «Corri» e «L'amore più grande che c'è». Ma ci sono anche sorprese: «Attimo per attimo», inedito di Mia Martini, e addirittura «Tu si 'na cosa grande», brano con cui Modugno e la Vanoni vinsero il Festival di Napoli del 1964. La vera carriera di Tatangelo comincia ora e si deciderà sulla capacità di saper scegliere un repertorio appropriato. Anna Tatangelo, «Attimoxattimo», Emi

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