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«Dobbiamo ricordarci di Ugo Tognazzi e della commedia sentimentale italiana»

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Non tutte utili né indispensabili. Al contrario, Terra di Siena (dal 25 al 28 settembre nei luoghi più belli del capoluogo toscano) si presenta quest'anno con un "signor" direttore artistico come Carlo Verdone, che ieri ha appena iniziato le riprese del suo nuovo film «L'amore è eterno finchè dura» (in cui, accanto a Verdone, vedremo anche Stefania Rocca, Laura Morante, Rodolfo Corsato ed Antonio Catania) un film che si preannuncia come una "commedia sentimentale", genere che in Italia sappiamo fare benissimo da decenni, se solo qualcuno - come ad esempio Verdone - se ne ricorda. La commedia, dunque: una chiave di lettura inevitabile per qualsiasi festival se il direttore, come nel caso di Terra di Siena, si chiama Carlo Verdone, che all'incontro stampa è stato accompagnato anche dalla presidente del Festival Maria Pia Corbelli, da Maria Sole Tognazzi come "testimonial" della preziosa retrospettiva che il Festival dedica al grande Ugo Tognazzi e, infine, da Stefania Sandrelli (di cui si rivedrà a Siena lo straordinario «Io la conoscevo bene» del 1965, restaurato dalla Philip Morris Progetto Cinema). «Non posso negare un certo imbarazzo - esordisce Verdone - per il semplice motivo che portare il cinema a Siena significa rispettare l'altissimo livello di tutte le manifestazioni che si svolgono in questa capitale della cultura e dell'arte. In questa mia prima "direzione artistica" ho voluto perciò misurarmi con il genere che conosco meglio, la commedia. Perciò abbiamo preparato un'affettuosa retrospettiva di Ugo Tognazzi che forse, negli ultimi tempi, è stato un po' dimenticato, ma che invece ci ha regalato con i suoi film il ritratto inedito di un italiano discreto, riservato, comico ma anche drammatico, diverso ad esempio da quello disegnato da Sordi, che era una vera e propria maschera. Ma a Siena - prosegue Verdone - vedremo anche molte anteprime proprio di commedie che hanno avuto successo nel proprio paese, dall'Austria alla Slovenia all'India. Non mancheranno, ovviamente, le anteprime italiane, come quella di "Mio cognato" il nuovo, divertente film di Alessandro Piva ("La Capagira") con Sergio Rubini - che sarà a Siena - e Luigi LoCascio per la prima volta in un ruolo non drammatico». Verdone, ogni festival ha la sua giuria ed i suoi premi. Vale anche per Terra di Siena? «Certo. Basti dire che la nostra giuria sarà presieduta da Peter Greenaway, mentre tra i premi che saranno assegnati uno dei più prestigiosi è quello che andrà "alla carriera" a Dino Risi, di cui ripresenteremo un bel film come "La stanza del vescovo" , inserito nella retrospettiva dedicata a Tognazzi. Ed anche Risi verrà a Siena insieme alla protagonista del film Ornella Muti. Suonerà la batteria insieme agli Avion Travel nel concerto che apre il festival? «Forse sì, peccato che loro ancora non lo sanno».

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