Comando strategico bombardieri della Difesa statunitense: un generale impazzito ordina a una squadriglia ...
Questa la trama del film «Dr. Strangelove Or: How I Learned to Stop Worrying and Love the Bomb» («Il dottor Stranamore, ovvero come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba»), del 1964, arrivato in italia con il più maneggevole titolo «Il dottor Stranamore» e diretto da Stanley Kubrick. «Ragazzi qui siamo impegnati in un corpo a corpo nucleare» esclama nel film un pilota americano con tuta di volo e cappello da cowboy che poi, a cavalcioni di un missile, diverrà l'icona del film e di un'epoca. In quegli anni la paura del conflitto nucleare era qualcosa di tangibile. Figura centrale della storia il dottor Stranamore: un fisico nucleare guerrafondaio e per niente preoccupato dall'olocausto nucleare, interpretato da un irresistibile Peter Sellers. Per creare quel personaggio Kubrick si ispirò a chi, allora, era l'immagine stessa dell'era nucleare. A colui che aveva contribuito teoria e pratica alla creazione della bomba atomica. E non ne era rimasto inorridito, anzi, volle fare di più e divenne il padre della bomba all'idrogeno, 2500 volte più potente delle atomiche di Hiroshima e Nagasaki. Così ce n'era uno solo: Edward Teller. Nulla in quell'epoca, gli anni della Guerra Fredda, faceva più paura dell'olocausto nucleare. E a questo sentimento diede corpo Kubrick con il suo film, un'opera interessantissima e purtroppo dimenticata. Uno dei dei grandi film in bianco e nero di Kubrick, che si avvale di una strepitosa fotografia di Gilbert Taylor, maestro delle immagini. Ma si sa, il bianco e nero oggi fa «vecchio» e quel film, che dipinge un'epoca, prende polvere sugli scaffali di qualche cinefilio agguerrito. E niente più. A. A.