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A 40 anni dalla morte, il Beaubourg dedica la prima grande retrospettiva a Jean Cocteau, uno dei protagonisti ...

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Sino al 5 gennaio 2004, attraverso oltre 900 opere e installazioni audiovisive che manderanno in onda montaggi di brani dei suoi film e di archivio, la mostra metterà in scena tutti gli aspetti del poliedrico artista, reso celebre dalla sua presenza agli appuntamenti culturali e mondani del dopo guerra, ma forse meno conosciuto come artista. «Jean Cocteau, sur le fil du siecle» - così si intitola l'esposizione - rende giustizia al poeta, critico, scrittore, cineasta, disegnatore, con i 335 disegni, 300 fotografie, una cinquantina di manoscritti, oggetti e sculture, e 22 quadri degli artisti più importanti del secolo che lo hanno celebrato, tra cui il ritratto che Picasso eseguì nel 1917, le foto di Man Ray, di Cecil Beaton, di Berenice Abbott. Alcuni dei suoi film saranno proiettati in una sala che fa parte del percorso, come «Le sang d'un poete», «Orphee», «Le testament de Orphee», «Les enfants terribles», «La Belle et la Bete». Per quest'ultimo film, nel 1945, Cocteau chiese a Cartier di prestargli i diamanti che fungevano da lacrime negli occhi della Bella (l'attrice Josette Day), e nel 1955, quando entrò all'Academie Francaise, la sua spada venne realizzata dal gioielliere, su suo disegno. Naturale perciò che in memoria dello stretto legame tra la Maison e l'artista - che già nel 1924 aveva disegnato la prima famosa tripla fede, tre anelli intrecciati di tre ori diversi - Cartier sia il principale sponsor della mostra.

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