di MASSIMO SEBASTIANI VENEZIA — Una legge che vuole offrire più «servizi e opportunità» ...
Ecco i punti principali della legge così come li ha illustrati il ministro Urbani. La delega. «È stata chiesta al Parlamento perchè il decreto in poco tempo potrà essere operativo, già da metà gennaio considerando anche i decreti attuativi. Inoltre potrà essere modificato in due anni: metteremo una casella postale per recepire le critiche». Risorse. La loro scarsità, ha detto Urbani, era la prima emergenza. «Per questo abbiamo ripristinato la misura che permette agli sponsor di comparire nei film e abbiamo tolto il divieto per gli enti pubblici (regioni ecc.) di finanziare un film». In più stanno nascendo due nuovi fondi di investimento che hanno dietro altrettante banche nazionali». Reference system. «Questa griglia - ha precisato Urbani - peserà sul giudizio del ministero per il finanziamento per il 40-50% e non per il 100%. Serve a selezionare ed esiste praticamente in tutti i paesi ma non è l'unico criterio. Gli esordienti saranno presi in considerazione in base alla forza dell'idea e i produttori che avranno promosso registi esordienti acquisteranno crediti. Inoltre favoriremo i cortometraggi». Cinecittà. «Avati sta lavorando a due importanti iniziative: la riconsiderazione dell'ex circuito di sale d'essai per offrire al pubblico la visione dei film del passato o di film di valore culturale che avrebbero poca circolazione. Un circuito che poi si aprirà alla presenza di privati. Inoltre si pensa ad un accordo tra Biennale, Mifed e Cinecittà per la creazione di un mercato per operatori e produttori». Censura. «Abbiamo pensato di abolire le attuali commissioni che erano troppe e non potevano agire secondo un criterio unico, per di più presiedute da persone, cioè professori di diritto, che fanno un altro mestiere. Da qui l' idea della autocertificazione: il produttore si rivolgerà ad un professionista, cioè uno psichiatra o uno psicologo, esattamente come si ricorre ad un revisore per la certificazione di un bilancio. Poi naturalmente l' ultima parola spetta al ministero con una commissione unica composta dal minor numero di persone possibile». Distribuzione. Oggi se ne parlerà con 25 ministri dell'Ue sull'isola di San Clemente. Obiettivo è favorire la circolazione dei film fuori dai confini nazionali.