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Addio a Michel Constantin il «duro» del cinema francese

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Con i suoi tratti pronunciati e una corporatura imponente, Constantin Hokloff era nato in Francia, da un immigrato russo e una polacca. Dapprima operaio alla Renault, dopo la liberazione si lancia nella creazione di una fabbrica di ferri da maglia, poi diventa giornalista sportivo a L'Equipe. Lo sport gli spalanca le porte del cinema quando nel 1959 il regista Jacques Becker lo nota durante una partita e gli offre un ruolo per il film «Il buco». Comincia quindi alla grande la carriera, interpretando quasi sempre ruoli di grande duro dal cuore tenero, spesso gangster o poliziotto come ne «Il clan dei francesi», di Robert Enrico «Il clan dei marsigliesi», di Josè Giovanni, «Città violenta» di Sergio Sollima. È con Lino Ventura in «Una vampata di violenza» di Robert Enrico (1965), «C'era una volta un commissario» di Georges Lautner, «Tutte le ore feriscono... l'ultima uccide» di Jean Pierre Melville. Nel 1974 è nel cast de «Il bestione» di Sergio Corbucci. Poi con Nelly Kaplan gira «Alla bella Serafina piaceva fare l'amore sera e mattina», e con Henri Verneuil, nel 1984, «L'oro dei legionari». A partire dagli anni 80, si è progressivamente ritirato dal cinema girando alcune produzioni per la tv, per la quale ha anche presentato trasmissioni di giochi e divertimento.

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