I Vangeli in versione originaria
Questa laboriosa operazione di ricostruzione della primitiva versione in aramaico, sarebbe «in grado di far sparire le incongruenze e le apparenti stranezze linguistiche presenti nella traduzione greca» con la quale sono stati tramandati i quattro Vangeli. Le clamorose novità di questo intervento, che potrebbe costringere a riscrivere, quanto meno in alcune parti, il messaggio della predicazione del Cristo, sono state illustrate ieri al Meeting di Rimini nel corso di una conferenza sulla storicità dei racconti evangelici da due esponenti di spicco del gruppo di biblisti spagnoli: monsignor Cesar Augusto Franco Martinez, vescovo ausiliare di Madrid, e monsignor Josè Miguel Garcia, docente di esegesi del Nuovo Testamento presso la Facoltà di teologia di Madrid. Ha affermato Martinez: «Da alcuni anni il nostro compito precipuo è quello di identificare le anomalie di redazione o di significato che presenta il testo greco dei quattro Vangeli». «Ciò ci consentirà, è la nostra piú viva speranza, di risalire dalla traduzione greca al testo aramaico scritto dai primi redattori del Vangelo», ha concluso il porporato. Tra i primi risultati del lavoro dell'équipe spagnola c'è la nuova comprensione di cinque passaggi oscuri della seconda lettera ai Corinzi di San Paolo, che ha dimostrato che, quando l'apostolo dei Gentili scriveva, «si usavano già i Vangeli scritti in tutte le Chiese come lettura sacra nella celebrazione liturgica». E sempre secondo gli studiosi spagnoli la lettera di San Paolo è dell'anno 50/51. R. T.