Brass fa arrossire l'Annunziata
Invece, l'improvvisa alzata di muri di viale Mazzini è stata l'opportunità colta al volo dal navigato regista per sciorinare una serie di «Tinto-pensieri» di prima scelta. Ottimi per smuovere un po' le acque del "dio pubblicità", sempre utile in certi momenti. «Tutto questo è ipocrisia, non vogliono diffondere le immagini del film però poi i trailers che sono a pagamento li accettano». E poi ancora. «Gli intellettuali hanno grosse difficoltà ad accostarsi alla sessualità, sono cupi e lugubri mentre io sono gioioso». Come da copione ha tirato fuori anche il nuovo capitolo riguardante un vecchio processo del '95 per atti osceni in luogo pubblico. All'epoca Brass per promuovere il suo film «Fermo posta Tinto Brass», sbarcò al Lido su un battello durante i giorni della Mostra a fianco delle seminude attrici protagoniste. «Una vicenda che mi è già costata un processo - ricorda Brass - poi il reato fu derubricato e il caso si chiuse con il pagamento di una multa, appena duecento mila delle vecchie lire. La Procura della Repubblica di Venezia si è opposta all'ordinanza del Tribunale ed ha presentato un ricorso in Cassazione ed ora dovrò presentarmi il 3 novembre per un nuovo processo». Allora, quest'anno rinuncerà a sbarcare a Venezia? «Neanche per sogno - avverte - quando vengo punzecchiato devo rispondere. Sarà una sorpresa. Anche se non mi invitano andrò lo stesso. Tira una brutta aria, di intimidazione e censura, con il consiglio di fare i bravi bambini». Parliamo del film. «Ho voluto introdurre un elemento nuovo, quello dell'ironia, della vena comica. Lo vorrei dedicare a Monica Lewisky che è riuscita a profanare le stanze del potere». In effetti tra il pubblico dell'anteprima (in netta prevalenza gli uomini...), qualche risata è venuta fuori. Cosa l'abbia generata, non abbiamo indagato. La pellicola sarà vietata ai minori di 18 anni e come ammette candidamente Brass, troverà molti consensi anche tra il pubblico di videocassette e dvd. Sono sei episodi dove il pretesto è sempre lo stesso. Sesso in tutte le forme e salsa, con tanto di inquadrature ginecologiche. L'autore li definisce «episodi di disincantate e boccaccesche schermaglie amorose di coppia». Folta la schiera di attrici ed attori, in gran parte provenienti da teatro, televisione e pubblicità. Nel cast, anche la cugina di Giorgio Albertazzi, Maruska. E poi l'ex giocatore del Genoa Max Parodi, Virginia Barrett, Sarah Cosmi, Lyudmyla Derkack, Angela Ferlaino, Grazia Morelli, Federica Palmer, Raffaella Ponzo, Silvia Rossi, Federica Tommasi, Massimiliano Caroletti, Daniele Ferrari, Stefano Gandolfo, Roberto Giulianelli, Leo Mantovani, Riccardo Marino, Vasco Montez, Andrea Nobili, Antonio Salines.