di GABRIELE SIMONGINI FINORA erano stati oscurati da un pessimo stato di conservazione oltre ...
Ma ora sono tornati a risplendere di luce propria. Stiamo parlando dei ventidue dipinti del Cinquecento collocati nei bracci laterali della Tribuna del David, nella Galleria dell'Accademia a Firenze. Da poco sono terminati i lavori di restauro, finanziati dall'Associazione «Friends of Florence», che li hanno riportati alla bellezza originaria e che sono documentati analiticamente nel volume «Intorno al David. La grande pittura del secolo di Michelangelo» (a cura di F.Falletti e M.Scudieri, Giunti editore). Questo progetto felicemente compiuto dà idealmente avvio alle celebrazioni per il cinquecentesimo anniversario del David, nel 2004, giacchè esattamente nel 1504 il capolavoro di Michelangelo fu terminato e collocato in Piazza della Signoria. La presenza di questi ventidue dipinti intorno al David non è casuale in quanto offre un panorama, con nomi di grande rilievo e di medio livello, della pittura fiorentina del Cinquecento, contemporanea a Michelangelo e cresciuta sul suo esempio. In molti quadri sono stati recuperati interi brani di pittura quasi spariti: è il caso dell'«Immacolata Concezione» di Carlo Portelli, della «Deposizione» di Santi di Tito, della «Madonna col Bambino e San Giovannino» di Pierfrancesco di Jacopo Foschi. Anche i cinque dipinti di Alessandro Allori hanno recuperato i loro colori squillanti mentre ha riacquistato in gran parte la sua leggibilità la «Deposizione» del Bronzino, danneggiata anticamente da un incendio e da una violenta pulitura subita nel 1817. Nella «Venere e Amore» colorita dal Pontormo su cartone di Michelangelo è stato finalmente rimosso il falso panno che ricopriva la dea. Infine è stata anche riorganizzata la disposizione dei dipinti nella Tribuna: nell'ala destra campeggiano le opere legate all'eccentrica tendenza manierista mentre a sinistra sono presentate quelle vicine alla Controriforma, più severe e intrise di domestica quotidianità.