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«ADDIO MIA REGINA»

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Trionfo e caduta di Versailles con gli occhi dei monarchici

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Dal suo esilio viennese Agathe, fedele lettrice di Maria Antonietta, dopo venti anni, rievoca con nostalgia il suo soggiorno a Versailles, dove fu testimone privilegiata ma impotente della grandezza e del declino della più splendida monarchia europea. La sua lunga permanenza in quella corte, a contatto diretto con la regina, per la quale nutre un profondo affetto e una devozione totale, le permette di assistere alla carica divoratrice e ai suoi occhi inspiegabile della rivoluzione francese. Con questo appassionante romanzo, prix Fémina 2002, la nota studiosa Chantal Thomas si rivela una insospettata valente scrittrice. Con uno stile raffinato e tonalità lievi ed armoniose, con una straordinaria precisione storica fino alla minuziosa descrizione cronologica degli avvenimenti che vedevano Agathe spettatrice, l'autrice ci conduce nella vita quotidiana di Versailles, sfavillante e incantata, dove ogni personaggio, edificio, oggetto partecipa al benessere e alla felicità dei sovrani. In quell'universo dove le sole regole sono il cerimoniale, le tradizioni, le abitudini, i privilegi ritenuti indiscutibili, quasi sacri, non c'è consapevolezza dei disordini che scuotono la Francia. «Tutto si decise fra sabato 11 luglio, data della destituzione di Necker, e venerdì 17, giorno dell'umiliazione del Re a Parigi e del rinnegamento della monarchia. (…) Vorrei narrare questa disfatta, così rapida, totale, ma rimasta come segreta»: ecco il resoconto dettagliato e amareggiato, dei giorni che vedono la sconfitta del re, il trionfo della rivoluzione e la fine di Versailles. Con lei viviamo il suo smarrimento, la sua incredulità e il suo sgomento nel constatare l'infrangersi di un sogno ritenuto eterno, l'apparire di una massa indefinita e incomprensibile che tutto stravolge, portando alla dissoluzione un mondo considerato inviolabile. Ma su tutto si staglia il delicato e intimo ritratto della regina, così poco amata dai suoi sudditi e invece ostinatamente servita con abnegazione dalla sua lettrice di corte, che ne restituisce l'immagine di una sovrana forte e tenera insieme, capace in privato di momenti di malinconia e commozione ma altera e scostante in pubblico. La sua incapacità di integrarsi in quella terra, financo nella corte, ne decreteranno la fine. Chantal Thomas, «Addio mia Regina» Rizzoli, 345 pagine, 15 euro

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