Sanremo, confermata la convenzione Rai-Comune
La convenzione per il Festival, in sostanza, lascia immutato l'impegno della Rai con la novità di un risparmio per Viale Mazzini legato alla razionalizzazione della spesa. La somma totale, infatti, resta quella che si aggira in totale sui 100 milioni di euro. Comunque, la delibera del Cda parla di una «cifra non superiore alla precedente convenzione». In dettaglio, le novità per Sanremo sono che l'accordo prevede una esclusiva multimediale e interattiva (quindi anche Internet) e che gli eventi dall'Ariston passano da tra a due con la soppressione di «Sanremo pop», che in termini di ascolti dava risultati non considerati positivi e che consentirà un risparmio di 500 mila euro. Inoltre, la Rai avrà a disposizione l'Ariston per 135 giorni in totale, senza alcuni divisione tra Festival e altre manifestazioni, da poter quindi utilizzare nel modo ritenuto migliore. Poi, sarà il Comune a sostenere quelle che si definiscono le spese "mille giorni uomo", quelle relative alla ospitalità per artisti e personale tecnico della Rai fino a un massimo di mille giorno per uomo. Secondo la Convenzione, tuttavia, le spese a carico del Comune non dovranno superare il 25% della quota che la Rai si impegna a versare ogni anno. «Grande soddisfazione» per l'approvazione della convenzione con il Comune di Sanremo da parte del cda Rai è stata espressa dal sindaco Giovenale Bottini (nella foto) e dall'assessore al Turismo e alle Manifestazioni Giuseppe Di Meco, che ha sostituito il dimissionario Antonio Bissolotti coinvolto nell'inchiesta sull'Accademia. «È importante - commenta Di Meco - che l'accordo con la Rai venga prolungato per altri cinque anni, contro i tre della precedente convenzione, e agli stessi corrispettivi». Si tratta di «circa 100 milioni di euro: il 25% è destinato alle spese, il resto per metà riguarda le manifestazioni, per metà gli investimenti». Per Di Meco, la convenzione «è senz'altro il documento di base per il rilancio del festival, ma anche delle manifestazioni collaterali, puntando sulla qualità più che sulla quantità degli eventi, come la convenzione sottolinea chiaramente». Inoltre per la prima volta nella convenzione si cita anche l'Accademia di Sanremo, di cui - dopo lo scandalo tangenti - il Comune punta a salvare il marchio: «Prima l'Accademia veniva citata solo nel regolamento del festival», spiega l'assessore. «Nella convenzione è specificato che alcune delle giovani proposte arriveranno alla ribalta dell'Ariston dopo aver superato le selezioni dell'Accademia». Quanto al rilancio della struttura, il Comune resta sostanzialmente in attesa di un progetto da parte della Rai. A Viale Mazzini, a quanto si apprende - si starebbe valutando l'ipotesi di creare un programma ad hoc, dedicato alle selezioni finali.