«TIVÙ QUALITÀ. TERRA PROMESSA»

Il suo pensiero sulla tivù che risulta dalle pagine dell'«intervista» che gli ha fatto il direttore di Rainotte Gabriele La Porta, è quasi un manifesto politico. «Chi riesce a parlare di televisione con chi la guarda sa che gli insoddisfatti stanno aumentando. Ecco perché si devono valutare con attenzione i motivi di questa insoddisfazione», afferma lo storico ex direttore generale di viale Mazzini, che aggiunge: «25-27 milioni di persone ogni sera confrontano immagini e parole che scorrono sul video con le proprie idee e comportamenti. Questi uomini e donne ogni 4-5 anni vanno a votare». L'insoddisfazione che Bernabei sottolinea nel suo discorso, che parte dalla Tv dei primordi per arrivare si riferisce ai difetti del piccolo schermo che però non escludono la possibilità di una rinascita, di «una terra promessa» della Tv di qualità che non è così utopica come molti credono. Per Berabei infatti la tivù non è tutta da buttare. È migliorato «l'intrattenimento della mattina, che mescola approfondimento giornalistico e consigli utili dalla salute al cinema». Bocciata invece la fascia pomeridiana dove «scarseggiano programmi adatti ai minori». In particolare Bernabei si scaglia contro quei reality-show dove si realizza il divario più forte tra modelli televisivi e le condizioni reali di vita sul tema della famiglia. Se per l'Istat, infatti, nel 2000 si sono verificate solo cinque separazioni e tre divorzi su mille matrimoni, ecco che la tivù mostra famiglie sfasciate, suscitando la ripulsa di una fetta di pubblico. La terra promessa della qualità non è un miraggio, visti i risultati della fiction di argomento storico-religioso e dello show di Benigni, che ha tenuto incollati al video milioni di telespettatori leggendo Dante. Affinché però la qualità diventi una «missione condivisa» è necessario, secondo Bernabei, che si formino in scuole ed università specifiche professionisti della tivù in grado di fornire nuovi contenuti. Come dargli torto? Gabriele La Porta «Tivù qualità. Terra promessa. Intervista a Ettore Bernabei», Eri Editore, 118 pagine, 10 euro