di GIAN LUCA MEALLI PARIGI — Marie Trintignant è stata operata ieri una seconda volta nell'ospedale ...
A guidare il nuovo delicato intervento al cervello dell'attrice è stato il neurochirurgo francese Stephane Delajoux, arrivato lunedì sera nella capitale lituana assieme al padre della donna, il notissimo attore Jean-Louis Trintignant, ed ad alcuni altri parenti. Marie Trintignant è in coma da sabato notte quando, a seguito di un violento diverbio scoppiato nella sua camera d'albergo con il suo compagno, il cantante Bertrand Cantat, anch'egli francese, questi le ha dato una spinta facendola cadere a terra, dove ha battuto la testa. L'attrice è stata operata una prima volta già domenica dall'equipe di neurochirurgia dell'ospedale, Jarvensgas Elvidius, ma senza grande esito. Ecco perchè si è tentato ancora una volta un intervento ieri sera, senza però ottenere risultati sensibilmente migliori, stando alle parole stesse del dottor Delajoux: «Abbiamo proceduto a questa operazione dietro domanda dei parenti - ha infatti detto - ed era l'ultima chance perchè lo stato della paziente è estremamente grave. Sapremo qualcosa di sicuro nelle prossime ore». Marie Trintignant si trovava in Lituania per girare un film per la tv pubblica francese France 2 sulla vita della scrittrice Colette, film del quale erano rispettivamente regista e aiuto regista la madre dell'attrice, Nadine, e suo fratello Vincent. La realizzazione del film è stata sospesa e non si sa se continuerà. Sul piano delle indagini, la polizia lituana lunedì ha aperto formalmente un'inchiesta e ieri ha interrogato il compagno di Marie Trintignant, Bertrand Cantat. Secondo una prima ricostruzione, basata sulle dichiarazioni di uno dei quattro figli dell'attrice, Romen Kolinka, il violento scontro tra l'uomo e la donna sarebbe scoppiato a notte fonda in albergo, dopo l'ingerimento da parte di Cantat di un miscuglio di alcool e barbiturici. Una versione che sembrano confermare le dichiarazioni della direttrice dell'hotel Domina Plaza, Neringa Davaldaite: «Quella notte - ha detto - ci sono stati molti rumori. Il nostro responsabile di turno ha cercato di chiamare al telefono, ma nessuno rispondeva. Allora salito e ha bussato alla porta. L'uomo ha aperto, si è scusato e ha promesso di non fare più rumore». Non è chiaro se a quel momento il dramma fosse già avvenuto, quel che è certo è che più avanti nella notte, lo stesso Cantat ha chiesto al personale dell'albergo di chiamare i soccorsi.