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Franco Sensi: «Avevo giocato a pallone con lui»

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Da avversari, ma eravamo e siamo sempre rimasti amici. Andavamo anche al mare con le nostre famiglie. Lui, con le sorelle, alle quali voleva molto bene, tanto che, penso, come Alberto Sordi, non si sposò per continuare a seguirle. Per tutti questi motivi oggi lo ricordo con molto affetto, e provo una enorme tristezza. Mi dicevano che fosse laziale ma non me ne sono mai accorto. Proprio non saprei dire se facesse il tifo per qualche squadra». «La morte di Sandro Ciotti, lascerà nel giornalismo sportivo e non solo un vuoto incolmabile. Ciotti - ha commentato Gianni Rivera - non era solo un giornalista ma un esperto avendo giocato a pallone. Aveva l'ironia dei giornalisti-scrittori. Le sue cronache radiofoniche davano il senso della sua personalità e della sua passione per il calcio. Non erano mai fuori le righe». «Ha descritto con voce intensa e inconfondibile il calcio». Non appena appresa la notizia della morte di Sandro Ciotti, il Presidente del Senato, Marcello Pera, ha inviato alla famiglia il seguente telegramma di cordoglio: «Profondamente addolorato per l'improvvisa scomparsa di Sandro Ciotti, desidero farvi giungere i miei più sinceri sentimenti di cordoglio. Giornalista intelligente e brillante, nelle sue appassionanti radiocronache ha descritto con voce intensa e inconfondibile il calcio, trasmettendo a tutti coloro che amavano questo sport passione e competenza».

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