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Il compositore a Jesi per partecipare al «Violino e la selce»

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I ricami musicali che il celebre re del minimalismo delle sette note ha intrecciato alla sua maniera sulla tastiera del pianoforte sono stati salutati con applausi e urla di entusiasmo dagli oltre 500 spettatori che affollavano la piazza del Teatro Pergolesi. Gentile e disponibile, il gentleman della musica americana ha concesso ben tre bis, deliziando i fans che non hanno voluto perdere la sua esibizione all'ottava edizione del Festival «Il Violino e la Selce», fondato e diretto abilmente da Franco Battiato. E quando gli accordi di Glass hanno concluso il concerto di Jesi, lasciando scorrere il magico flusso sonoro di «The Thin Blue Line» (il motivo dell'omonimo film di Errol Morris - '88) per il compositore americano c'è stata un'ovazione densa di affetto e di ammirazione. PhilipGlass, che nel 2000 era già stato ospite del «Violino e la Selce», ha ringraziato con profondi inchini e ha dato appuntamento a tutti al prossimo anno, ma in Mondovisione, da Atene. «Sto preparando lo spettacolo musicale che l'anno prossimo celebrerà l'inaugurazione dei giochi olimpici di Atene», ci ha rivelato il sessantaseienne musicista, mentre in partenza per la Sicilia, si coccolava il piccolo Cameron, il suo "cucciolo" biondissimo di oltre un anno che, peraltro, a ottobre avrà un fratellino (e per Glass sarà il quarto figlio: il secondo dalla nuova moglie). Nell'84 aveva composto la musica delle Olimpiadi di Los Angeles. Dopo 20 anni, come pensa di celebrare questo appuntamento? «Non farò tutto da solo. Ho chiesto la collaborazione di grandi musicisti, con alcuni dei quali ho spesso lavorato assieme, come l'indiano Ravi Shankar che tanta importanza ha avuto nella mia svolta di compositore. Il tema sarà quello delle Costellazioni del firmamento. A ciascuna di esse sarà dedicato un brano musicale. Le Costellazioni appartengono allo sguardo e alla fantasia di tutti gli uomini del pianeta, in Africa come in America, in Europa come in Asia: sono un punto di riferimento e un patrimonio culturale di ciascun uomo e donna della Terra. Perciò, ho voluto riferirmi a questo tema per festeggiare i nuovi Giochi olimpici di Atene del 2004». Intanto, all'ultimo Festival di Cannes, Errol Morris ha presentato il suo nuovo film «Fog of War», ancora incompleto, con la sua musica come colonna sonora. «Sì. Sono ritornato a lavorare con Errol Morris. Stavolta si tratta di una storia sulla figura di Robert Mc Namara che era ai vertici del governo americano durante la guerra in Vietnam. Però, non si tratta di un film storico, ma di una vicenda che riguarda i nostri giorni». E con Robert Wilson ("Einstein on the Beach" e "Monsters of Grace") ha in programma una nuova collaborazione teatrale? «Con Wilson parliamo spesso di ritornare a lavorare assieme. Ci siamo incontrati la settimana scorsa, a New York. E credo che presto dalle parole passeremo ai fatti, ma per ora non voglio dire di più».

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